di Dario UrselliObrigado. La coppia di signori seduti affianco a me sono sicuramente padre e figlio. Credo di saperlo confrontando il taglio degli occhi. Il figlio per la quasi totalità del pasto, consumato velocemente, ha giocato con il cellulare: un paio di messaggi, una telefonata. Nonostante fosse a non più di 40 cm da me non sono riuscito a sentire la sua voce. Neanche una parola tra padre e figlio. Il padre paga e si alzano per andare via.

Il telefono rimane sul tavolo, affianco a me. Mi accorgo della dimenticanza e allungando la mano richiamo l’attenzione del figlio. Il padre mi parla in portoghese, lungamente. Sembra quasi mi stia raccontando una storia. “Obrigado, obrigado”, mi saluta infine, chinando leggermente la testa in avanti in segno di ringraziamento. Non ho capito quanto mi ha detto, ho solo avuto l’impressione che avrebbe voluto parlare di più. Con suo figlio.

* (foto 3)  Obrigado / Evora, Regione dell’Alentejo – 26 novembre 2011

Obrigado / Evora, Regione dell’Alentejo – 26 novembre 2011