Non si placano le polemiche per l’appoggio di Ciangherotti (pdl) a Renzi del pd

di Mary Caridi – Di cosa s’impiccia Ciangherotti? – sbuffa il militante del Pd per la sua invasione di campo mediatica, a sostegno del candidato alle primarie Renzi, sfidante di Bersani. È evidente che Ciangherotti ce l’abbia con la sinistra e ad Albenga ha già attaccato il Partito democratico in numerose occasioni; dopotutto lui fa parte dello schieramento avverso, quel centro destra di Berlusconi, alle prese con una profonda crisi che lo sta destrutturando, ma agli occhi dei militanti di Bersani e anche di Renzi, le sue esternazioni hanno provocato sconcerto e fastidio: ” ma che cavolo vuole? Avrebbe tanti argomenti per fare autocritica in casa sua, dal bunga bunga alla crisi che ci ha regalato Monti” sibila un altro sostenitore, lasciando intravedere che i sospetti di infiltrazione che hanno “obbligato” al rispetto ferreo delle regole non era roba campata per aria, bensì legittima difesa del Pd.

Persino i renziani sono seccati come si evince dalle parole dei due coordinatori Vincenzo Munì e Alberto Passino che scrivono: “Viste le recenti dichiarazioni dell’Assessore Ciangherotti in favore di Matteo Renzi per il ballottaggio di domenica prossima, lo invitiamo pubblicamente a non strumentalizzare in nessun modo questo strumento di partecipazione democratica del centrosinistra, e come referenti dei comitati Matteo Renzi di Albenga, non accettiamo il suo “penoso” sostegno, dopo aver visto il successo del primo turno e così millantare un suo presunto peso politico nella competizione. Chi ha insultato per mesi, militanti, dirigenti ed elettori del Partito Democratico, non può permettersi oggi di proferire parole in merito. L’assessore, dopo aver già dato prova di una discutibile gestione amministrativa, gia sottolineata pubblicamente dal sindaco che gli ha tolto la delega alle politiche giovanili, e dopo l’incoerenza dimostrata nelle scelte politiche prese nell’ultimo consiglio comunale, dovrebbe preoccuparsi delle sue mancanze e lasciar perdere le primarie del centrosinistra. Lo diffidiamo quindi a proseguire in questo suo appoggio pubblico a Matteo Renzi.”Ma la reazione dei bersaniani tirati in ballo da Ciangherotti e pesantemente attaccati è anche più dura: “Abbiamo assistito in queste ore a fatti e parole che gettano ombre sul risultato ottenuto da Renzi domenica scorsa e sul suo profilo. Quale giudizio si può dare e quale affidamento si può prestare ad un risultato conseguito da Renzi quando ad esso abbia concorso anche un solo voto sospinto da dirigenti, consiglieri provinciali ed assessori comunali del Pdl. Il delirio di Ciangherotti, il “voltagabbana” che giorni fa sparava su Pollio e Sasso, ieri beatificava il primo ed oggi si scopre di sinistra, ciò sconcerta ed al tempo stesso è un raro esempio di opportunismo e scorrettezza”.

Certamente è curioso assistere a dichiarazioni di appoggio a Renzi  – che è un iscritto al Pd – da parte di  un assessore del Pdl, così come pare stia accadendo a molti elettori del cavaliere: è sintomatico del vuoto e della caduta della sua guida carismatica, ma anche rivelatore che dietro a quel carisma non vi fosse un’idea politica o di società, ma una bolla mediatica della quale con evidenza i berlusconiani avvertono la mancanza. Perché Renzi è un esponente di centro sinistra e coloro che oggi , come l’assessore ingauno, invitano a votarlo dovrebbero o avrebbero dovuto condurre le proprie battaglie politiche nel proprio schieramento, perché non è chiaro se è in atto una conversione di massa e se alle politiche poi voterebbero il centro sinistra.

Le cose del centro sinistra perché mai dovrebbero riguardare il centro destra? Si è mai visto che un elettore di centro sinistra inviti i propri elettori in ormai improbabili primarie della destra, a votare, che so, per la Meloni o la Santanchè?