di Alfredo Sgarlato – Si è conclusa sabato sera ad Albenga un’edizione di Su la Testa che ha avuto un successo di pubblico ancora superiore alle annate precedenti. Apertura, dopo che Fabio Vosilla ha letto una lettera rivolta all’amico Tomaso Bruno ingiustamente detenuto in India, con un doppio gradito ritorno: Federico Sirianni accompagnato dallo Gnu Quartet. Il quartetto genovese comincia con due brani dal nuovo disco “Something gnu”, in cui fondono classica rock e jazz, quindi arriva Sirianni, che presenta il nuovo CD “Nella prossima vita”. Canzoni che conquistano, testi molto raffinati, ispirazione dal blues e dallo spiritual. Notevole il contributo dello Gnu Quartet, che suona con piglio rock e usa gli strumenti in maniera molto originale, per esempio il flauto ha una funzione più spesso ritmica che solista. Ottima partenza per la serata.

Si continua sulla strada del blues con Francesco Piu, chitarrista e cantante sardo accompagnato da Pablo Leone alla batteria. Piu è una vera rivelazione: gran voce, tecnica impeccabile ma senza virtuosismo fine a sé stesso al dobro e alla chitarra slide, molto simpatico, e lo stesso si può dire del batterista. E pensate che nell’ultimo brano si scambiano gli strumenti. Con loro ci inoltriamo nell’America profonda, musicisti provenienti davvero dalle rive del Mississippi non avrebbero saputo fare di meglio. Ascoltando i commenti penso che se il pubblico avesse dovuto decretare un vincitore tra tutti i partecipanti, senza togliere nulla a nessuno, Francesco Piu e Pablo Leone avrebbero stravinto. E al dopo festival regalano ancora un po’ di musica a sorpresa.

Dopo l’intervallo intermezzo teatrale con La Valigia del Comico diretta da Enrico Aretusi, Barbara Ferro e Piera Siniscalchi recitano due testi di Gian Piero Alloisio, “Volevo fare del cinema” e “Marilyn”. Si chiude con Dolcenera. Che dire? La sua musica non è proprio il mio genere. Apprezzo la sua voce potente, la perfezione impeccabile della band, i suoni molto anni ’80, però chi mi segue sa che i territori che frequento sono molto diversi. Ma un festival deve essere aperto a tutte le proposte e infatti il pubblico, che ha riempito la sala, applaude a scena aperta tutto il concerto.

Si chiude così un’edizione di Su la Testa all’altezza delle aspettative. Nella varietà dei generi tutti i musicisti erano molto validi e i presenti si sono divertiti. Ormai Su la Testa è una certezza, un festival di livello nazionale. Sperando che ritorni anche Balla coi Cinghiali, che ricominci l’attività live del Brixton, che il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale non subisca tagli, continuiamo a sostenere l’Associazione Zoo per quanto ha saputo fare e farà e ascoltiamoci tanta buona musica.

* Fotogallery a cura dello Studio Fotografico Rossello – Albenga