di Alfredo Sgarlato – (“Barry Lyndon” di Stanley Kubrick, giovedì 20 dicembre ore 21,05, IRIS) – Ancora Kubrick, col suo film più perfetto. Forse non il capolavoro assoluto, ma con Kubrick la scelta è ardua. Tratto dal romanzo di William Thackeray, è l’opera dove le ossessioni di Kubrick raggiungono il culmine.
Una colonna sonora, la “Sarabanda” di Haendel, scelta perché costruita su una scala crescente e discendente, come il film racconta l’ascesa e la caduta di un avventuriero. Un’attrice, Marisa Berenson, scelta perché identica alla dama ritratta in un quadro di Gainsborough, così come molte scene riproducono perfettamente quadri d’epoca. Un errore fatto apposta per far parlare i critici: un brano dell’800, un Trio di Schubert, nella colonna sonora (ma sembra proprio un brano del ‘700, così come il cinema sembra la realtà, ma non la è).
Un film tutto girato a lume di candela, usando obiettivi creati per le riprese subacquee (e non, come dice un incredibile leggenda, gli obiettivi della NASA avuti come ricompensa per aver girato il falso film dello sbarco sulla luna…). Un film che all’epoca la critica stroncò, scambiandolo per un’opera puramente decorativa, un arazzo. Forse, però è un capolavoro.
* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato