M.C – Presentazione della candidata, Maria Luisa Demicheli (centro democratico di Tabacci per Bersani presidente) ieri al San Carlo di Albenga. Era presente per CD, oltre alla capolista Demicheli,  il candidato  al senato,  Ciro Fierro, commercialista e il candidato alla camera Massimo Colombo, che si è definito un trentottenne disoccupato, rappresentante di quella generazione “disperata” di giovani che o sono precari, o disoccupati senza speranze.

Dopo una accurata introduzione dei temi trattati nel programma elettorale, da parte della capolista al senato, incentrati sui temi economici e fiscali è intervenuto dal pubblico il Prof. Anfossi, già Primario di chirurgia del nosocomio ingauno che, invitato ad intervenire su richiesta della capolista al senato Demicheli, ha dato la sua visione della sanità del ponente.

“Indubbiamento una razionalizzazione delle spese è necessaria, non è pensabile che con le ristettezze finanziarie attuali e la diminuizione delle risorse si possa avere un ospedale ogni 2/3 cittadini, a mio parere due ospedali sarebbero sufficenti – afferma il prof. Anfossi – ma va detto che l’ospedale di Albenga non solo è nuovo e già questo basterebbe, ma è situato su terreno sabbioso e  dunque asismico. Gli ospedali in Italia e anche le scuole non sono a norma e in caso di terremoto, rischiosi per la popolazione. Albenga ha non solo un ospedale di costruzione recentissima, ma non essendo sismico dà garanzie su questo aspetto. Da qui bisognerebbe partire per rilanciare il Polo ospedaliero ingauno”

“Non si può dire, sotto il profilo sicurezza,  la stessa cosa di Santa Corona a Pietra Ligure che è una strttura vecchia e sismica. Pur essendo un’ ottima struttura, da salvaguardare e  con tanti meriti,  in possesso di tutte le specialità e con un Pronto soccorso di 2° livello ha una struttura vecchia e andrebbe mantenuta e ricostruita con criteri asisimici”, conclude il suo intervento il Prof. Anfossi.

Dai presenti sono state poste domande su questioni spinose: contratti co.co.pro dei giovani, criminalità organizzata e il lobbismo. Su questo argomento di attualità e sulle “battute di Berlusconi sulle cosiddette intermediazioni o commissioni” Ciro Fierro ha risposto: “riconoscere se si tratta di una commissione o di una tangente è semplice, basta andare a spulciare i bilanci, se la somma è scritta a bilancio è una commissione, diversamente non lo è”.