di Adalberto Guzzinati – Per contribuire a fare chiarezza sulle controverse recenti polemiche suscitate ad Albenga dal caso “Anffas al Trincheri” sono intervenuti a questo punto della vicenda anche i rappresentanti sindacali provinciali Giancarlo Bellini (CGIL), Francesco Bertolo (CISL) ed Enzo Vassallo (UIL), attraverso un documento congiunto, consegnato agli organi di informazione, nel quale hanno cercato di informare l’opinione pubblica sulle posizioni dei lavoratori e di porre soprattutto l’attenzione sulla necessità del corretto funzionamento della RSA. Nel documento sono espresse diverse riflessioni: “Primo elemento di verità: il Sindaco di Albenga non ha dato alcun indirizzo di gestione al Trincheri anche perché è un potere che non ha dal momento che le Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona hanno autonomia statutaria, patrimoniale, contabile, gestionale tecnica ed operano con criteri imprenditoriali. Il sindaco piuttosto ha interferito con le attività del Consiglio di Amministrazione spingendo una parte dei membri a forzare l’altra ad assumere una decisione mai condivisa nella sostanza fin dall’origine”.

Il secondo elemento introdotto nella discussione è stato il seguente: “Nella struttura attualmente non esistono spazi inutilizzati. Tutti gli spazi che il Sindaco ha imposto di concedere ad Anffas sono stati e sono a tutt’oggi essenziali per le attività statutarie, patrimoniali, contabili, gestionali e tecniche dell’istituto”. Il documento prosegue: “L’operazione voluta dal sindaco sottrae irreparabilmente spazi vitali all’attività più importante e umana per il benessere degli ospiti: l’animazione. Nessuno spazio adeguato sia secondo la normativa che secondo il buon senso, è ulteriormente disponibile per compensare la cessione in convenzione. Non si capisce perché il comune dovrebbe disporre di spazi non propri, ma di proprietà, civile e morale, dei benefattori e degli anziani ospiti albenganesi”. Una riflessione che in effetti suscita altre domande: come mai si vogliono affidare a terzi spazi già occupati quando nell’edificio ci sono addirittura due piani inutilizzati?

Ma il documento vuol fare chiarezza anche su un’altra polemica recente: “Non esiste nessuna contrapposizione fra disabilità, non esistono disabili di serie A e di serie B. Chi usa questo argomento lo fa per fini strumentali alla propria popolarità politica”. Il documento prima di concludersi con una serie di spunti operativi concreti rivolti direttamente al sindaco Rosy Guarnieri contiene un interessante commento: “L’istituto Trincheri, dopo tormentati lunghi anni di sofferenze economiche vive oggi una situazione di solidità e di equilibrio gestionale, economico patrimoniale, garantisce un servizio essenziale ai cittadini, impiega oltre 50 lavoratori, produce indotto, è attivo a livello istituzionale e sociale. Auspichiamo che il sindaco di Albenga voglia usare il tempo prezioso di cui dispone per sostenere il Trincheri con iniziative concrete a favore degli anziani ospiti”. Gli spunti concreti ed operativi dati riguardano invece l’abolizione della TARSU a carico del Trincheri, la riduzione delle rette del corrispondente importo, il ripristino del servizio “Ristorante dell’ Anziano”, la riduzione dell’IRAP, il trasferimento della ex RSA di Alassio presso il quarto piano del Trincheri, già pronto per tale uso.