Liguria: cordoglio per la morte di Don Gallo

(fp) – A Genova, “‘Alle ore 17.45 il cuore di Don Andrea Gallo ha cessato di battere, la comunità S. Benedetto e idealmente voi tutti siamo stretti intorno a lui”. Non c’è l’ha fatta oggi Don Gallo (Genova, 18 luglio 1928 – 22 maggio 2013); le sue condizioni di salute erano peggiorate negli ultimi giorni, ma sino a questa mattina trapelava dagli ambienti della comunità una cauta speranza che potesse riprendesi anche questa volta, come già in passato. Tuttavia, nel pomeriggio, l’ultimo respiro di saluto e di congedo dal mondo, dopo una vita spesa con grande passione spirituale, civile e politica in favore degli “ultimi”. “In direzione ostinata e contraria”, con le parole del suo amato De Andrè che ragazzino fu anche suo chierichetto, sempre con animo libero e spesso anticonformista, come in una delle sue ultime volontà: “Chiediamo di non portare fiori, per Don Andrea Gallo sono sempre stati fuori luogo ai funerali, grazie. Niente fiori”, ricordano i portavoce della Comunità di San Benedetto al Porto, da lui fondata nel 1970.

Grande lutto e cordoglio nel savonese – dove Don Gallo negli ultimi anni è stato sempre più presente – e naturalmente in tutta la Liguria, anche da parte delle Istituzioni. «Con la morte di Don Gallo se ne va un grande vecchio che ha saputo essere giovane fino all’ultimo». Così ha accolto la notizia della morte del “prete degli ultimi” l’assessore al welfare della Regione Liguria, Lorena Rambaudi: «Ci mancherà, ci mancheranno le sue battaglie a difesa dei deboli e dei diversi, realizzate con le parole e nelle scelte di vita condivise. Con lui se ne va un prete che ha fatto dell’accoglienza e della solidarietà a favore degli ultimi un vessillo di civiltà».

«Uomo di profonda fede, sempre vicino agli ultimi, ha consacrato la propria a vita alla difesa dei più deboli, degli emarginati e ha inaugurato, nella sua lunga esperienza nelle carceri e nel costante contatto con il mondo della tossicodipendenza, un nuovo concetto educativo fondato sulla libertà e sulla responsabilizzazione individuale», ha ricordato il presidente del parlamentino ligure Rosario Monteleone: «Spirito libero, don Gallo ha spesso assunto posizioni pubbliche su temi complessi come l’uso delle droghe e sull’omosessualità che gli hanno procurato critiche dal mondo ecclesiastico e non solo. Al di là della sua figura a tratti controversa, don Gallo ha rappresentato una fortissima personalità politica, culturale e morale per Genova e per tutta la Liguria. Di lui resterà una grande testimonianza».

(**) Uno degli ultimi interventi “savonesi” di Don Gallo (18 aprile 2013) – 25 Aprile: ad Alassio è ancora polemica sulle scelte del Commissario Prefettizio

“Io ancora una volta voglio dire, anche ai giovani, donne e uomini: volete essere partigiane e partigiani? Ve lo do io il diploma; a noi lo aveva dato il generale Alexander, comandante in capo delle Forze Alleate… Partigiane e partigiani tutti: cosa vuol dire? Tu, cittadina e cittadino, da che parte stai? Del bene comune, della giustizia, della libertà? Ecco cosa vuol dire. Viva la democrazia, viva la Resistenza” (Don Gallo, Savona 18-4-2013).

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