di Alfredo Sgarlato – La seconda serata del Percfest-Memorial Naco 2013 continua sulla falsariga della prima. Dopo il primo turno del concorso dei giovani, vinto da Lele Pella Trio, sale sul palco il progetto MaR…itmo. Sono presenti tutti i percussionisti di Sonata di Mare, più altri ospiti: la cantante Esmeralda Sciascia, membro anche de Le Voci Atroci e Il Barrio Elettrico, il fiatista Edmondo Romano dell’Orchestra Bailam, Davide Baglietto degli Uribà alle cornamuse, Filippo Gambetta dei Liguriani a organetto e mandolino più altri percussionisti ancora: l’indiano Arup Kantidas, che farà un assolo alle tablas che sarebbe bastato a rendere la serata imperdibile, il cubano Tony Meneses e altri ragazzi liguri, tra cui Mario Principato, Loris Lombardo, Marika Pellegrini, in passato vincitori del concorso.

Il gruppo alterna brani scritti da Naco con classici di Natalino Otto tradotti in genovese. L’effetto è irresistibile: lo swing si mescola col reggae, col forrò del Nordeste del Brasile (un ritmo simile alla samba), con suggestioni africane e indiane. Esmeralda canta con voce aggraziata e quando non canta trascina il gruppo danzando. Romano al clarinetto e Gambetta cesellano con due assoli squisiti. Jerome Casolonga si esibisce nuovamente nel canto di gola e suona lo scacciapensieri. Una fusione di musica totale – come è bello che sia oggi che i generi codificati hanno detto tutto – e una concezione spettacolare della musica che il pubblico gradisce molto. Peccato che i tempi siano contingentati e i venti musicisti possano concedere solo un breve bis.

Atmosfera totalmente diversa con Enzo Pietropaoli Quartet. Jazz più meditativo, molto moderno nella concezione ma mai ostico per l’ascoltatore. Oltre al leader al contrabbasso tre talenti emergenti: Julian Oliver Mazzariello, pianista dallo stile molto interessante, Fulvio Sigurtà, premiato dalle riviste come miglior nuovo talento alla tromba e Alessandro Paternesi alla batteria. Il quartetto esegue brani dal nuovo disco “Yatra vol. 2”, disco dell’anno per la rivista Musica Jazz, composizioni in gran parte del leader, cui si aggiungono “Gracias a la vida” di Violeta Parra e “Tonight” di Iggy Pop. Sigurtà suona con frasi spezzettate, con molta sensibilità, affrancandosi sia dal modello Davis che da quello dei trombettisti ipertecnici che insistono sui sovracuti (personalmente insopportabili). Mazzariello, che avevamo già apprezzato col trio di Roberto Gatto, si conferma pianista originale, con stile percussivo, spesso a blocchi di accordi con improvvise accelerazioni.

Temevo che dopo la pirotecnica esibizione di MaR…itmo un gruppo più introspettivo non conquistasse il pubblico, invece la scelta di alternare due gruppi totalmente diversi si mostra vincente. Lo stile raffinato ma lontano da inutili sofismi di Pietropaoli e co. risulta veramente coinvolgente. Musicisti di nuovo richiamati a gran voce sul palco. Una serata davvero riuscita, e adesso speriamo che smetta di piovere perché all’idea di sentire il quartetto di Fabrizio Bosso che suona Nino Rota e Pepper Leagcy, quartetto internazionale dedicato alla musica del grande Art, non sto nella pelle.