di Alfredo Sgarlato – La serata di venerdì al Percfest-Memorial Naco si apre a Laigueglia con la terza sfida del concorso per i giovani, vinta dal trio Three times three (che personalmente non mi hanno convinto, bravissimi sul piano tecnico ma eccessivamente virtuosistici). Quindi sale sul palco il duo Dado Moroni, piano e Max Ionata, sax tenore. L’anno scorso i due si erano esibiti nel repertorio di Duke Ellington, quest’anno non hanno annunciato un programma, affidandosi alla sorpresa.

Iniziano con alcuni classici del periodo d’oro della canzone americana, gli anni ’30, come “You don’t know what love is”, però attualizzati dallo stile robusto di Max Ionata, potremmo citare come paragone Dexter Gordon. Poi il duo esegue un brano dedicato a Naco, “Latino suite”, in cui Moroni può sfoggiare tutta la sua classe al piano. Dopo questo pezzo Moroni annuncia un gioco: chiama sul palco tutti gli amici musicisti, li fa girare e quello che si trova più vicino a uno strumento si aggiunge per trasformare il duo in trio. Il primo ospite è il pianista Claudio Filippini, con Dado che passa al contrabbasso. Il secondo è il formidabile batterista Lorenzo Tucci, e il concerto, partito su toni soffusi, prende ritmi infuocati grazie al drumming torrenziale e fantasioso del batterista abruzzese. Gran finale per un’esibizione partita in maniera confidenziale.

Secondo gruppo della serata è il quartetto del batterista Nicola Angelucci, con Paolo Recchia al sax alto, Roberto Tarenzi al piano e Francesco Puglisi al contrabbasso. Dopo l’iniziale standard “Love for sale” il gruppo esegue alcuni brani composti da Angelucci per il disco “Beyond the drums”. Angelucci si rivela interessante compositore, oltre che batterista tecnicamente straordinario, dallo stile preciso e geometrico, totalmente diverso da quello di Lorenzo Tucci. Sono i due batteristi più bravi della nuova generazione ed è un piacere sentirli suonare nella stessa serata. Tutto il gruppo è tecnicamente strabiliante, quando si cimenta nei tempi dispari dà veramente spettacolo, anche se devo ammettere che quando la musica è suonata ad una tale velocità non mi coinvolge più sul piano emotivo.

È molto bello nella sua diversità un brano eseguito in duo senza ritmica, “Welcome to this world”, dedicato alla figlioletta di Recchia. Ancora una serata di altissimo livello, stasera avremo di nuovo qualcosa di completamente diverso con Barbara Casini e Danilo Rea.