di Alfredo Sgarlato(“Frank Costello faccia d’angelo” di Jean Pierre Melville, venerdì 19 luglio RETE4 ore 1,40) Jean Pierre Melville, nato Grunbach il 20 ottobre 1917 a Parigi e autore di solo tredici film nei suoi cinquantacinque anni di vita, è una perla rara nella storia del cinema. Un regista francese che fa film all’americana con la profondità di contenuti di un Bergman o di un Antonioni e il rigore stilistico di un giapponese. “Le samourai” (1967), che in Italia ha avuto appioppato lo sciagurato titolo “Frank Costello faccia d’angelo” non è solo il suo capolavoro ma un capolavoro assoluto del cinema poliziesco.

Interpretato da un Alain Delon al culmine della sua inespressività e mai più così efficace, è film asciutto, quasi astratto, in cui non manca nessuno dei topoi del genere: il tradimento, la donna fatale, l’uomo tra due fuochi. Un film di una bellezza formale unica, tesissimo ed emozionante. Ne è stato fatto un remake “The Killer”, dall’opposto di Melville, John Woo, il più barocco e fiammeggiante dei registi orientali, che l’ha riempito di citazioni, da Peckimpah a “Milano calibro 9”, e ha tradito lo spirito dell’originale.

* Il film della settimana in tv – rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato