Robello contro Viveri: Un bel tacer non fu mai scritto

di Mary Caridi – La sortita di Bruno Robello, assessore ai Lavori pubblici in quota Pdl, apparsa sulla sua pagina facebook lascia stupefatti: per il tono irriguardoso verso il segretario del Pd Andreis, verso la festa del partito democratico, ma soprattutto per le parole su un sindaco, Angioletto Viveri, tuttora rimpianto da tanti albenganesi di qualunque appartenenza politica. Lo ha capito anche la Guarnieri che si è pentita pubblicamente per il “trattamento” che gli ha riservato quando era sua oppositrice, se è arrivata al punto di volergli dedicare una piazza. Ma Bruno Robello De Filippis no, lui è fuori dal coro, lui sente di potersi permettere di esprimere giudizi poco lusinghieri su un uomo che essendo morto non può replicare. Ecco cosa ha scritto Robello:

“Leggo sul giornale che Andreis (che sarebbe il segretario PD di Albenga) dichiara di non aver invitato alla festa democratica o come cazzo si chiama, questa amministrazione (Guarnieri) perché non buona amministrazione e non degna di commemorare la figura di Angelo Viveri. Premetto che io ritengo di essere una voce fuori dal coro. Penso che Viveri sia stato politicamente una tragedia per Albenga. E… lo dico con dati alla mano. Stiamo pagando ancora oggi le sue scelte economiche non solo sbagliate ma scellerate. E non mi state ad elencare le cose che ha fatto: in tutto quel tempo e con tutte le risorse a disposizione (che stiamo pagando ancora oggi!!!) le avrebbe potute fare persino la Vespo. In quegli anni Viveri accendeva un mutuo per ogni cosa non pensando alle conseguenze. Andreis sarebbe stata la persona ideale per affiancare Angioletto, lui si attorniava di persone così. Penso che il chierichetto Andreis non avrebbe scritto ste boiate se non costretto da qualcuno. Fintanto che ci sarà una percentuale consistente che considererà la figura di Viveri come una vera icona del buon amministrare Albenga non andrà da nessuna parte. So che il mio Sindaco non la pensa come me. Spero si possa ravvedere”.

Caro Bruno: un bel tacer non fu mai scritto!

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi

19 Commenti

  1. …quando leggo tante belinate messe assieme sia da destra sia da sinistra…capisco perchè l’italiano medio ha votato e voterà M5S…..(io non l’ho fatto…ma non vedo alternative se voglio farmi passare l’ulcera…)

  2. Ho letto tutti i commenti e mi pare che l’unico veramente nervoso e anche un pochino atapirato e’ il signor Defilippis. Leggendo oggi la stampa se ne comprendono anche i motivi. È palese che lo vogliono estromettere dalla maggioranza. Praticamente non lo vuole più nessuno ..anche perché visto gli scarsi risultati ottenuti come assessore ai lavori pubici e’ più che comprensibile. È proprio l’ultima persona che possa esprimere giudizi su chicchessia tantomeno su viveri. Si è dimostrato una vera delusione sia come amministratore e sia come comico…provoca solo una sensazione di pena dovuta alle sue profonde frustrazioni…

  3. @ Bruno Robello De Filippis, quando ho bisogno di lezioni di classe e stile ho eccellenti maestri ai quali rivolgermi, ma tu non sei tra loro. Nessun “rimprovero” a @batrix: ho solo ricordato i limiti dettati dalle leggi e che editore e direttore responsabile sono tenuti per obbligo a “sorvegliare”. Ma questo già lo sai.
    Nervosismo? No, solo un po’ di passionalità, ognuno ha il carattere che ha. E il livello “basso” l’hai impresso tu alla discussione: c’è sicuramente più “volgarità” nei tuoi interventi, compreso quest’ultimo commento, che nella parolaccia da me impiegata in una locuzione popolare di uso quotidiano.
    Di certo non mi metto a discutere qui con te dei mie affetti famigliari e della mia vita privata; però su una cosa hai ragione: invidio la fama che ti precede. Pardon, ma per un momento avevo dimenticato le folle oceaniche che invece tu riesci a raggiungere e sedurre: 162 su 15.250 votanti, un vero consenso bulgaro. Forza: continua così, la soglia dei 165 non è lontana e potrebbe persino essere alla tua portata alle prossime elezioni. Con simpatia immutata: serenità e buon weekend.
    Fabrizio Pinna

  4. …e pensare che l’assessore “toccato di testa” doveva esser l’altro..mah..
    Peccato bruno, non ho mai pensato che dietro la barbetta incolta da “poeta maledetto” e quella faccia simpatia si celasse un così profondo livore, così tanta ineducazione!

    Forse quella sera al noir di schiaffi dovevi prenderne qualche d’uno in più..ti avrebbero giovato oggi!

    P.s. Comunque su viveri non la pensiamo così diversamente dopo tutto!

  5. @ pinna..bravo.Che classe il nostro Pinna . le parolacce o le espressioni ingiuriose bisogna anche saperle dire/scrivere.un po’ di classe anche nella volgarità. Che tu forse non hai. Vedo che sei un editore/ direttivo o cosa sei un po’ nervosetto..dai che con le mie calzate magari ti do un po’ di ossigeno…almeno qualcuno legge te e la Caridi..hai dei nipotini?? Se si fai anche tu come la mary. Seguili. Curali. Magari ti rilassi..In ogni caso ti rispiego.. A proposito di quanto detto da batrix..ebbene ,se ne assumerà la responsabilità su quello scritto. Non sta a te rimproverarlo..Non sei la Procura anche se sei evidentemente di sinistra. il linguaggio se non consono, si invece, e’ tuo compito censuralo. Quindi censurati .e vai a nanna.

  6. Caro @ Bruno, non so cosa – e se – risponderà @ editore Pinna, ma a cotanto tuo sublime commento, io replicherei: “piantala di dire cazzate e di fare il pagliaccio”. Sei ancora un avvocato? Allora sai quali sono i limiti della critica sensata. “After all, no sharp line divides suppressio veri from suggestio falsi“: dai, non è difficile, ce la puoi fare anche tu. Hasta.
    Fabrizio Pinna

  7. @insulino- Vorrei ricordarti che nei primi tempi di Forza Italia nel 94 sono e sono stati molti i socialisti (dunque di sinistra) dei quali molti ancora oggi militano tra quelle fila come Massimiliano Nucera, Roberto Schneck, Gianfranco Sasso, etc etc – Dunque nessuna convenienza, sono solo tornata dal 1998 esattamente da dove provenivo. Nell’area di centro sinistra. Con libertà di pensiero e critica. Solo per precisazione.
    @Bruno Robello- Che dire, hai fatto il miracolo! Mi sta tornando la voglia di indagare ed uscire dal sonno che mi imputi. Così mi sono informata dei motivi del tuo nervosismo – acciacchi a parte – dei tuoi problemi in maggioranza e di quello che ti aspetta se insisti a far innervosire il tuo Sindaco che ha fatto tanto per prendere gli elettori di Angioletto e tu in un attimo glieli fai scappare… O magari già che ci sono vado un po’ più a fondo – alla mia maniera – su inceneritore forno crematorio e retroscena, perché questa vicenda non l’ho seguita finora perché le nonne pensano solo ai nipotini. Si sa che se dai del bollito ad una persona, questa magari ci ripiglia gusto…

  8. @ editore Pinna. Pinna, cogli questa inaspettata quanto unica impennata di popolarità di Albengacorsara..non porre censure ..non sei la procura. Lascia scrivere. Non ti capiterà mai piu. Hasta.

  9. La sua grande passione per Albenga???che ci ha lasciato nella me.da????? Conoscendo il pazzoide Robello tra poco farà una conferenza con tutti i dati..alla faccia di Caridi di Papalia di Vespo e di Vazio. La donna ora di sinistra Caridi ( per convenienza?) sarà infiocinata da gianburrasca. Altro che nonna..manco la bisnonna…

  10. “torna a fare la nonna” è una stupidaggine da bambini delle elementari che si tirano le palline di carta con la cannuccia della bic a cerbottana; da un assessore di un Comune, fosse anche Massimino, è certamente lecito aspettarsi qualcosa di più nelle polemiche… detto questo, concordo in parte con batrix (e Bruno): non esiste alcuna ragione per “santificare” Viveri, come nessun altro, e sarebbe auspicabile un dibattito serio e approfondito – ma storicamente contestualizzato, su questo concordo con Mary – sui meriti e demeriti della sua vita spesa, con alti e bassi, per la città: è innegabile che nutrisse ambizioni personali e che non siano mancati errori anche gravi nelle sue scelte amministrative, ma lo è altrettanto la sua grande passione politica e civile che ha dedicato con amore ad Albenga, per farla crescere e risolverne i problemi (molti dei quali rimangono ad oggi irrisolti)…

  11. @batrix, in generale e in particolare: misuri con più cautela le parole, evitando nella maniera più assoluta di attribuire comportamenti gravi – pubblici o privati – quando inesistenti o non documentati (è un reato): non esiste alcun atto giudiziario a carico di Viveri per “molestie e violenze su una donna”.
    @ per tutti: i lettori/commentatori sono, come sempre sul Corsara, invitati a mantenere il confronto – seppure aspro – sul terreno delle argomentazioni conservando, senza eccezione, il principio del “rispetto della persona” anche quando ci si scontra (civilmente) per la diversità inconciliabile di opinioni. Cordialità. Fabrizio Pinna – L’Editore / Direttivo Corsara

  12. Non entro nella querelle personale né in quella delle colpe e meriti delle giunte che si sono avvicendate, da cittadino però ho profonde perplessità:
    Al 2010 Albenga aveva accumulato credo qualcosa come 59 milioni di mutui. Già a considerarli al valore di oggi sono una somma considerevole, se pensiamo a quando sono stati accesi valgono almeno il doppio. Allora posso dire che come cittadino attuale, per un controvalore di 60 milioni (potrei dire 120 milioni) dovrei avere le strade ed i luoghi pubblici se non placcati d’oro almeno di inox? A quelle cifre i beni pubblici e le strade non dovrebbero avere solo spese di normale manutenzione ed invece sono in condizioni da paese terremotato?
    Senza voler pensar che qualcuno si è messo dei soldi in tasca non posso non credere che, quantomeno, qualcuno ha amministrato molto male. Allora se devo trovare dei responsabili devo per forza andare in proporzione a quanto è stata lunga la loro amministrazione.
    Si spiegano allora i tigli vicino al mare (che pena!), un viale martiri della foce come le dune del sahara, una passeggiata a mare con palme che neanche al più ottuso neofita sarebbero riusciti a vendere, un sistema viario tra via genova-via dei 1000 e viale 8 marzo che neanche all’epoca delle lettighe avrebbero concepito, fogne miste ad acque bianche oppure in contropendenza, ecc.ecc..
    Il risulato è che oggi ogni albenganese si trova € 2000 di debiti sul cranio senza avere una mazza!

  13. Cara mery.nessun colpo basso ad un morto. Ma ad un modo di fare politica che ci ha fregato tutti. Nessumi escluso anche te.Se sei malata. Curati. nessuna vergogna per quello che ho scritto perché lo penso. ripeto fai la nonna..se ce la fai.

  14. La discussione scende sul personale. In realtà Robello ha detto molte verità. Coraggiosamente. Non si può continuare a dire solo che Viveri era un decisionista. Vero. Ma lo era in tante cose, anche nei viaggi a Montecarlo, per esempio. O avete dimenticato anche il caso Furfari? E i sui rapporti con certi costruttori? Se ricordo bene si era parlato anche di molestie e di violenze su una donna? Vogliamo davvero fare una santificazione?

  15. Caro Bruno, non mi sorprendo che tu mi abbia risposto nel tuo elegante stile… Io ti piacevo fino a che non ho punto te… Tra le tante occasioni nel corso di questi anni per fare una critica ad un politico defunto, quella del decennale della sua scomparsa hai ritenuto fosse quella più idonea. In questa mancanza di rispetto per i vivi e per i morti che ho riscontrato in te, io ho ritenuto corretto scrivere nella mia rubrica quello che pensavo. Un bel tacere non è limitazione della libertà di espressione – che è da sempre, come tu stesso riconosci, una mia battaglia personale – ma un rimprovero fatto da una persona che tu, fino a ieri, ritenevi di stimare.
    Bruno, la Guarnieri sa oggi cosa siano le difficoltà che affronta un sindaco nello svolgimento del suo mandato, e ha compreso come in tempi differenti da quelli odierni di spending review, senza il patto di stabilità che limita, era meno complicato programmare le opere pubbliche utili ad Albenga. Ecco perché ha capito! Certo, molta gente ti avrà fermato per strada per congratularsi della tua uscita: molti saranno gli stessi che allora bussavano alla porta di Angioletto. Non rinnego nulla della mia storia politica e personale ma vedendo gente che si definiva garantista con Berlusconi brindare in piazza per l’arresto di Viveri, beh, io ho capito subito che quel movimento era roba che non faceva per me che lo sono da sempre.
    Vorrei anche dirti che le ultime frasi che hai scritto su me – la cosiddetta carriera, la nonna, la casalinga, il corsara… – le considero come frasi scritte per ferirmi; ma nella mia grande tranquillità e nell’equilibrio che ho conquistato dopo tante avversità e malattie, non mi fanno nulla, provo solo un po’ di dispiacere per te che le hai scritte. Perché tra un po’, rileggendole, proverai vergogna per quello che mi detto. So che sei impulsivo e non cattivo, ma a volte un bel tacer…
    Mary

  16. Cara Mary. Io non leggo mai Albengacorsara perché preferisco Ivg. mi ha segnalato il tuo articolo un mio collega che evidentemente lo legge..ti ricordi quando ti dicevo che eri una brava giornalista?? Che eri super partes?? Che pungevi come poche?? Beh..mentivo..questo articolo..o meglio questa letterina ne e’ la prova. Un bel tacer??? Ma come, tu ,paladina della democrazia letta e scritta mi dici ciò?? tu che nasci con forza Italia e poi vai un po’ ovunque dove ti porta il cuore?? Vedi non hai idea di quante persone mi hanno fermato stamattina dicendomi bravo!! Finalmente hai detto ciò che pensiamo in molti..in troppi..avrei capito una replica politica o giornalistica ma una replica basata sul ” bel tacer ” e’ da sagra del pd a fine serata..dai retta a me fai la nonna…non finire la carriera (?) così. E’ inglorioso. ora continuerò a leggere Ivg. O altre testate. La tua rubrica mi sa tanto di diario della casalinga stressata. mi dicono che Albengacorsara stia andando giù di consensi. Fatti una domanda. Datti una risposta.

  17. Cara Mary, Bruno è un guascone lo sappiamo, ma qualche verità la dice. Ha ragione quando scrive che paghiamo ancora oggi la scellerata politica economica di Viveri. Non è tutto oro ciò che luccica. Vogliamo ricordare le assunzioni ai tempi di Angioletto? O chi lavorava quando lui era Sindaco? E certe contiguità…. De Martini, Nucera …. la Sardegna …. e tante altre cose. Diciamo che Viveri è stato un Sindaco di Albenga, come tanti altri, con luci ed ombre! Robello è più onesto di tanti lacchè!

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