(MC) – Prosegue il dibattito sulla realizzazione di un forno crematorio a Leca. Le posizioni pro o contro sono già state oggetto di scontro in maggioranza. Se da un lato si sono detti favorevoli il sindaco Guarnieri, il vice Nucera, Eraldo Ciangherotti, e Bruno Robello De Filippis ha duramente polemizzato con Pollio, che su questa scelta intende chiedere un referendum, dall’altra i numeri dei contrari aumentano. Sarebbero cinque i malpancisti nella maggioranza e con questi numeri nessun progetto può essere approvato. Dopo il banchetto nella festa del Partito democratico, il Comitato – che non ha colore politico ed è trasversale – riapre il dibattito con una proposta.

Dice il portavoce: “In attesa di procedere con l’organizzazione di un incontro pubblico che permetterà il giusto confronto tra i cittadini e l’Amministrazione comunale in merito alla realizzazione di un forno crematorio nella Piana ingauna, il Comitato Territoriale ha avviato una serie di consultazioni con i referenti dei principali partiti presenti sul territorio. Facendosi ancora una volta garante degli interessi della collettività e portavoce dei cittadini di Albenga che protestano contro l’ubicazione del forno, il Comitato procederà confrontandosi sulle posizioni delle forze politiche relativamente alla necessità di proseguire con il progetto deliberato dall’Amministrazione di Albenga ed alla reale utilità che lo stesso progetto possa avere per la cittadinanza, anche alla luce dell’imminente realizzazione del secondo forno a Savona e del conseguente potenziamento del servizio di cremazione offerto dalla Città a tutta la Provincia”.

Il problema del forno crematorio – affermano – e delle conseguenze della sua realizzazione nella Piana albenganese coinvolge tutti”:  “non dobbiamo dare spazio a vuote polemiche strumentali ma impegnarci insieme per una soluzione che garantisca la tutela e la collettività del nostro territorio”, conclude il Comitato territoriale contrario all’ubicazione del Forno crematorio nella zona di Leca.