( fp) (Roma) Con la decisione oggi (mercoledì 2 ottobre: NdR) all’ultimo minuto di Silvio Berlusconi di votare la fiducia, concessa obtorto collo “non senza interno travaglio” (parole sue in Senato) al Governo Letta, il dato politico evidente nello scontro all’ultimo sangue giocato in questi giorni è la vittoria all’interno del Popolo della Libertà del segretario nazionale e Vice Presidente del Consiglio Angelino Alfano e delle cosiddette “colombe”. Le ripercussioni di questa “giornata di passione” in Liguria rimangono al momento una pura incognita, alla quale – e non potrebbe essere altrimenti – davvero nulla aggiungono le caute e attendiste dichiarazioni di pragmatica rilasciate a qualche giornale da alcuni dirigenti provinciali e regionali, che rivelano anche a livello locale solo lo stato di magmatica confusione nei quali si trovano in queste ore i militanti del Pdl.

Più nette invece le prime voci provenienti da Roma – dalle file dei partiti avversi – dei parlamentari liguri di Camera e Senato. «Oggi – dichiara il senatore Maurizio Rossi (ex Scelta Civica) – ho assistito a una farsa e ad una presa in giro di noi senatori e, cosa ancor più grave, di tutti gli italiani. I continui cambiamenti di decisioni del Pdl – dal voto contrario, all’astensione, fino al sì alla fiducia –  dopo che il Presidente Letta e con lui l’Italia intera sono stati umiliati la scorsa settimana con le dichiarazioni fatte mentre il premier presentava il Paese alle Nazioni Unite, mi hanno confermato che il nostro problema non è ancora risolto». «Sono stato tentato di votare no alla fiducia solo per non votare come Berlusconi – prosegue – le cui giravolte mi hanno profondamente indignato. Se non l’ho fatto è perché, alla fine, ho ritenuto di dare il mio contributo a rafforzare il discorso e la posizione di Letta e per poter esprimere, in questo modo, anche il mio consenso all’intervento di grande spessore di Monti. Ora bisogna capire se i coraggiosi ministri del Pdl avranno la forza e la tenacia di marcare la loro differenza dalla parte estremista del partito».

Parole dure anche dall’ex vicesindaco di Albenga, l’on. Franco Vazio: «Le parole pronunciate alla Camera dal Presidente del Consiglio Letta sono state importanti, chiare e definitive. Esiste una nuova maggioranza che prescinde da Berlusconi e dai voti dei suoi falchetti, una nuova maggioranza che non subirà ricatti da nessuno. Il re è nudo,. e credo che più nessuno lo potrà o meglio lo vorrà vestire», ha di chiarato.

«Senza risentimento e senza odio, ma con grande determinazione il Parlamento ed il Paese hanno voltato pagina. Resta evidente la confusione di Berlusconi e dei suoi falchetti e purtroppo l’ilarità del mondo intero per il teatrino inscenato da costoro. Non sottovalutiamo, non crediamo di aver vinto perché le risorse, anche economiche, che saranno messe in campo da Berlusconi saranno eccezionali. Dobbiamo però preoccuparci anche di altro: degli interessi collettivi del Paese», conclude Vazio.