di Mary Caridi- All’inizio era guerra contro Chirivì, Ciangherotti, Boscaglia, poi la scazzottata con il cugino di Barbo, gli attacchi contro Pollio; forse restando a corto di nemici a cui rompere le scatole inizia a mettere alla berlina un po’ tutti con i suoi interventi satirici sul blog il carciofino. Non pago inizia la fase due dove ormai non si salva più nessuno, da me  all’editore Pinna su questo giornale, a Franco Vazio, al defunto Angioletto Viveri. E ora questa nuova puntata della sua personale guerra mondiale contro tutti.

In un post pubblico sulla sua pagina facebook l’assessore Bruno Robello De Filippis prosegue con l’attacco frontale contro la figura di Viveri e contro l’On. Franco Vazio. Una sintesi del discorso pronunciato in Consiglio comunale che attacca gli anni dell’amministrazione Viveri, estendendo i suoi strali e accuse al vice di allora, oggi parlamentare Franco Vazio, dando inizio a una accesa discussione.

Scrive Robello: “La nostra situazione economica è purtroppo frutto delle scelte sbagliate di chi ha governato in passato, a cominciare da Angelo Viveri e Franco Vazio. I dati parlano da soli: per colpa loro, abbiamo accumulato 59 milioni di debiti sulla schiena dei cittadini di Albenga, e l’ente comunale deve pagare 6 milioni all’a nno per mutui accesi quote capitali interessi. Di questi mutui accesi, che ci impediscono di accedere a nuovo indebitamento, il duo Viveri-Vazio ci ha messo in ginocchio”. E dopo alcune considerazioni tecniche conclude:

“Come diceva il grande Alcide De Gasperi, esistono due tipi di figure, in politica: il politico, che guarda alle prossime elezioni, e lo statista, che guarda alla prossima generazione. Qui sono passati solo ed esclusivamente politici che guardavano solamente alle prossime elezioni, pur perdendole in gran parte, vedi Viveri contro Nan. Pur essendo stato molto critico nei suoi confronti, mi rendo conto, da vicino, che Rosy Guarnieri si avvicina alla figura dello statista, pur avendo risorse irrisorie rispetto al passato, proprio per colpa di chi governava in passato.

Posso anche condividere l’intitolazione di una piazza ad Angelo Viveri, umanamente, per il suo impegno e per il suo decisionismo, anche se non si possono dimenticare i madornali errori politici che paghiamo tuttora. Mi piacerebbe vedere intitolate vie e piazze ad altri simboli di Albenga. Penso a veri esempi di rettitudine politica, professionale, morale. Come l’avvocato Donato Cangiano, e sono certo che il Sindaco saprà ascoltare la mia supplica.”

E Franco Vazio risponde : “Caro Bruno, essere accomunato a Viveri nella realizzazione di opere che hanno trasformato la città e che tanti albenganesi apprezzano mi fa piacere, ma è cosa per me immeritata: al tempo ero orgogliosamente solo un semplice consigliere comunale.
Penso però che questo paragone sia nella tua riflessione fatto per ferirmi.
Non ne capisco le ragioni, né penso di meritarmelo.
Peraltro siccome pensi solo a criticare il passato, mentre ti sei candidato per amministrare il futuro ti suggerisco che sarebbe invece opportuno che dicessi cosa tu vuoi fare per Albenga.
Innanzitutto perché il giudizio su chi sia più bravo tra te e chi ha governato in passato compete agli albenganesi. Soprattutto però perché i cittadini torneranno a votarti per quello che tu gli avrai lasciato e non per le critiche al passato che hai sollevato. Se la città vorrà ricordare Dino Cangiano, colui che insieme a mio padre, mi ha insegnato valori, passioni e rettitudine sarò molto contento; non credo però, avendolo conosciuto in vita, che avrebbe apprezzato essere tirato in ballo in un modo così strumentale e rozzo.
Con affetto, un po’ di tristezza e di compassione.”

E diventa un autentico ring di botta e risposta tra i due.

  • Bruno Robello de Filippis Caro franco. La tua riflessione mi ferisce profondamente. E mi fa esprime un pensiero che credo sia di tanti di molti di troppi. Cercare di strumentalizzare un mio pensiero, che ha nella purezza del suo concetto e nell’ onesta intellettuale e morale la sua base concettuale e’ cosa da piccolo uomo. Mi fa pensare che purtroppo i voti ( pochi) e la fortuna ( tanta) che ti ha portato a Roma non ti ha arricchito di intelligenza e saggezza ma ti ha tolto molta lucidità. Sei da tutti indicato come il Delfino di Viveri, se questo ti ferisce problemi tuoi .Leggo un ragionamento da chi si vuole difendere e giustificate pur non avendone bisogno essendo tirato in ballo solo da numeri inconfutabili .io non ho avuto la fortuna di conoscere Dino Cangiano. Ma ho conosciuto te. Molta gente di Albenga invece questa fortuna l ha avuta..ed ha conosciuto anche te. Credo che tu abbia appreso molto poco dei concetti e dei valori che tu ritieni assimilati. con nessun affetto e con molta tristezza tirerò avanti con i miei valori e pensieri che per nessuna cosa al mondo cambierei con i tuoi. saluti.
  • Franco Vazio Caro Bruno,
    io non ho mai preso le distanze dalle mie scelte, neppure quando era dura essere coerente, neppure quando Angioletto era in carcere con tutta la sua giunta
    E la storia mi ha dato poi ragione
    Dire che io prendo o mai ho preso le distanze da
    Viveri significa solo che non mi conosci, ma questo non è grave.
    Io a differenza di te, ti auguro ogni bene, ma soprattutto che tu possa trovare un po’ di serenità: animare contrasti, invidia e scontri non aiuta a vivere bene.
    Ciao e buona strada.
    Bruno Robello de Filippis Incredibile ..avesse confutato una cosa che ho scritto….solo illazioni ( basse e penose) sul fatto di avere, secondo lui, tirato in ballo l’ Avv. Cangiano in modo strumentale e rozzo…mettendo in imbarazzo piu di una persona. io per fortuna sono molto diverso da questo signore. E ci rappresenta pure in Parlamento. Una grande vergogna. Veramente una grandissima vergogna. Il silenzio e’ la cosa piu apprezzabile di questo ” onorevole” signore.
  • Mary Caridi : “Caro Bruno questo invito al silenzio mi ricorda qualcosa………”

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi