di Claudio Almanzi – C’era anche una nutrita delegazione di docenti del Ponente savonese a Bologna alla kermesse “Nuovi insegnanti e nuove scuole che crescono”, organizzata da Diesse. Soltanto da Loano sono partiti in una dozzina degli oltre cento liguri che hanno partecipato all’ importante convegno di aggiornamento rivolto ad insegnanti di ogni ordine e grado ed organizzato in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. “L’esperienza vissuta a Bologna in questi due giorni – ha detto il presidente dell’ associazione Fabrizio Foschi- è stata travolgente: dalle 19 botteghe dell’insegnare, gruppi di lavoro di insegnanti trasversali rispetto ai gradi e ordini di scuola, guidati da un responsabile coordinatore, ai crocchi che si sono formati davanti ai tavoli delle esperienze proposte dalle diverse scuole, ai momenti conviviali con colleghi provenienti da tutte le regioni italiane. L’interesse che ha mosso tutti è stato quello di dare forma e continuità al desiderio che li anima come persone. E’ stato insomma un luogo dove si sono respirate la centralità della scuola e della persona”. L’evento è stato messo in cantiere da “Diesse” il Centro per la formazione e l’aggiornamento “Le botteghe dell’insegnare”.

L’iniziativa didattica è stata promossa con il patrocinio dell’ Ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna, dell’Istituto Nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa Indire, dall’Invalsi, con la sponsorizzazione della BCC (Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna), della Conf Commercio e da altri enti privati. Nella due giorni oltre a lavorare nella varie Botteghe i docenti hanno potuto ascoltare una serie di interessanti interventi che hanno contribuito a rendere ancor più viva questa esperienza. Fra i relatori che hanno riscosso maggior consenso vi sono stati Charles Glenn, dell’Università di Boston e Rose Busingye, dell’Università di Kampala in Uganda, Mauro Monti dell’Istituto Mattei di Fiorenzuola, Alexander Filonenko filosofo russo, Bernard Scholz, presidente della Compqgnia delle Opere e Paolo Cevoli, il celebre comico di “Zelig” chiamato dall’organizzazione a svolgere l’ultimo intervento del convegno.

“Obiettivo del convegno – hanno detto gli organizzatori- è stato soprattutto quello di offrire al mondo della scuola italiana il contributo dell’associazione DS che si rivolge con i suoi esperti a dirigenti ed insegnanti”.

Il convegno ha proposto una ventina di Laboratori dedicati fra gli altri all’Infanzia, al Lavoro, alla Religione Cattolica, alla Scienza, ad Arte, Matematica, Storia, alla Docimologia e Valutazione, a Inglese, Filosofia, Latino, Italiano, ad Incontri con gli autori, alla Governance delle scuole. Ad aderire al convegno bolognese, valido quale corso di aggiornamento per docenti e dirigenti di ogni ordine e grado, sono stati nei due giorni duemila partecipanti dislocati nelle due sedi di Bologna e Milano e collegati sempre in videoconferenza. Le varie officine del sapere tenutesi a Bologna però non chiudono. Si svilupperanno infatti e si snoderanno in incontri periodici, anche in web conference, per favorire una grande partecipazione. “Le botteghe dell’insegnare- ci ha detto Teresa Soro, che ha guidato il gruppo dei loanesi a Bologna- proseguiranno, cercheremo di tenerci in contatto con i nostri colleghi delle altre regioni e sostenerci perchè pensiamo che questa esperienza possa essere un efficace antidoto alla routine quotidiana e possa contribuire a far nascere un pezzetto di quella nuova scuola incentrata sulla persona che tutti noi auspichiamo”.