“B2” vince in tempo compensato la Rolex Middle Sea Race 2013

di Claudio Almanzi – “B2” l’IRC 52 di Michele Galli, socio dello Yacht Club Marina di Loano, ha riportato una prestigiosa vittoria in tempo compensato nella Rolex Middle Sea Race 2013, la regata d’altura lunga 607 miglia che parte e arriva a Malta e circumnaviga la Sicilia. L’equipaggio che ha ottenuto la vittoria era composto da Michele Galli, Giorgio Benussi (il Commodoro dello Yacht Club Marina di Loano), Francesco De Angelis, Lorenzo Mazza, Michele Cannoni, Michele Grassi, Paolo Bassani, Nacho Postigo, Hajme Arbones, Lorenzo Bodini, Marco Cuglianich e Romolo Ranieri.

“È stata una bellissima regata – ci ha detto Giorgio Benussi  – il risultato ci rende molto felici anche perché lo abbiamo ottenuto nonostante un’avaria avvenuta nella seconda notte che ci ha costretto a navigare senza strumentazione elettronica. È stato come fare un salto indietro nel tempo”. La Rolex Middle Sea Race è una delle quattro più importanti regate classiche d’Altura del mondo insieme alla Rolex Sydney to Hobart, al Rolex Fastnet e alla Newport-Bermuda. È una di quelle regate che tutti, almeno una volta, sognano di fare. Vincitore Overall è stato il B2 di Michele Galli, con Francesco De Angelis skipper. Al secondo posto ancora italiani, con “Nikka sixtyfive”: Roberto Lacorte (il co-ideatore della 151 Miglia) con Tommaso Chieffi skipper. Per gli azzurri altra soddisfazione nei Class 40 dove si è imposto “TWT UComm” di Marco Rodolfi e Matteo Auguadro. Un risultato di prestigio che riporta le nostre barche al vertice della grande Altura internazionale.

“B2” è risultato primo sia in Orc che Irc. La la compagine vincitrice era composta da Francesco de Angelis skipper, Nacho Postigo navigatore, Gabriele Benussi team manager, Lorenzo Mazza tailer, Lorenzo Bodini randista, Paolo Bassani comandante e prodiere, più Flavio Grassi, Romolo Ranieri, Michele Cannoni, Jaime Arbones e Marco Cuglianich. “Il progetto B2 – dice Gabriele Benussi- era votato fin dall’inizio alla partecipazione a regate offshore perciò eravamo tutti consapevoli che questa sarebbe stata la “prova di maturità” di questa stagione 2013. Nel corso dell’anno abbiamo intrapreso un percorso di crescita minuziosamente pianificato ed attentamente perseguito. In breve si può dire che l’aver vinto d’autorità la Rolex Middle Sea Race 2013 è un risultato maturato fin dalla fase di acquisto e preparazione della barca, delle scelte di carattere tecnico e della selezione dell’equipaggio. Non si è trattato di una edizione particolarmente complessa, ma la differenza è stata fatta proprio nella gestione della fase più difficile, ovvero nel tratto Favignana-Pantelleria in cui il mare da affrontare in bolina era molto duro con onde formate e ravvicinate: proprio durante le ore più difficili si è registrato un totale black-out dell’elettronica e l’ultimo terzo della regata è stato affrontato con soli gps e bussola. Da quel momento a bordo non si è più dormito e la regata è stata condotta come in deriva e con l’equipaggio in formazione inshore: la fase più complessa è stata la lunga bolina finale e il passaggio dello stretto tra Comino e Malta, dove qualche dato in più avrebbe certo agevolato il compito di timoniere, tattico, navigatore e regolatori delle vele. Un bell’esercizio di ritorno al passato per tutti”.

Grande soddisfazione anche per l’armatore Michele Galli: “Ho sempre avuto la passione delle regate offshore e aver vinto la regina del Mediterraneo di questo genere di manifestazioni mi rende davvero felicissimo. Per di più il mio percorso di crescita nel mondo della vela e in questo tipo di regate è stato rapido e strettamente focalizzato verso il perseguimento di obiettivi di prim’ordine. Ho impiegato poco tempo a capire cosa fare e come farlo nel migliore dei modi e di questo voglio ringraziare espressamente i miei più stretti collaboratori: Francesco de Angelis, responsabile tecnico del progetto, Giorgio Benussi, responsabile esecutivo e Paolo Bassani, responsabile della barca.  A ciò si aggiunge la mia gratitudine verso tutti i membri dell’equipaggio perché condurre per oltre 73 ore una barca di questo tipo sempre con l’acceleratore premuto al massimo non è cosa semplice; farlo poi con spirito divertito e grande sintonia è il massimo che ci si possa aspettare. Inoltre per me è stato un privilegio difendere i colori dello Yacht Club Marina di Loano che mi garantisce una base di preparazione ed allenamento senza pari”. La vittoria in tempo reale è andata all’86 piedi Morning Glory della famiglia Palttner, con Chris Nicholson a bordo.