La débâcle delle città in Liguria: emergenza smog e trasporto pubblico in picchiata

“Non c’è da star allegri se le migliori 11 città del Paese raggiungono a malapena la sufficienza (con 60/100 di punteggio), quando soltanto rispettando tutti i limiti di legge (e quindi senza nessuna performance straordinaria) il punteggio complessivo di un centro urbano sarebbe molto vicino a 100. Non c’è proprio da stare allegri perché il quadro complessivo che emerge dalla XX edizione del rapporto di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore descrive un Paese pigro, apatico, che ha smesso di credere e investire nel cambiamento”.

Il quadro delle città liguri è desolante, lo scorso anno Genova e La Spezia erano sul podio e arretrano di due posizioni, Savona ne perde addirittura ventuno, l’unico timido segnale arriva da Imperia, che risale cinque posizioni portandosi, tra le piccole città, al 33esimo posto.

“Ad influire sulla classifica per la città di Genova – commenta Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria – è il leggero aumento di produzione di rifiuti pro capite, non accompagnato da una adeguata raccolta differenziata, ma sopra tutto sono preoccupanti i dati sulla qualità dell’aria e sul trasporto pubblico locale, dove i passeggeri sembra continuino a scendere dai mezzi, a causa dello scarso servizio fornito. In positivo possiamo segnalare la percentuale di abitanti allacciati alla rete depurativa, al 98% e il costante aumento del solare termico installato”.

A Genova aumenta la presenza di Ossidi di azoto che passano dallo scorso anno da 49,8 a 58,2 (media giornaliera in microgrammi/m3) e i giorni di superamento dei limiti per l’Ozono da 21,7 a 41,5 (media del numero di giorni con un superamento sulle 8 ore del valore di 120 microgrammi/m3). La produzione dei rifiuti pro capite nelle quattro città liguri, aumenta solo a Genova salendo dal 2012 di 3,1 Kg. (da 541,7 a 544,8 Kg.) mentre la raccolta differenziata è al 32%. Sul fronte del trasporto pubblico il dato è negativo per il numero di passeggeri trasportati. Questi sono stati in costante aumento a partire dal 2004 sino al 2008, ma da allora si registra un costante calo arrivando quest’anno a 246 viaggi per abitante all’anno, esattamente lo stesso valore di dieci anni fa, mentre lo scorso anno era di 254 e aveva raggiunto il massimo nel 2008 con 264 viaggi per abitante all’anno. Per il solare termico Genova possiede 1,58 mq. di panneli installati ogni 1000 abitanti.

La città della Spezia perde due posizioni e si classifica quest’anno quinta tra le medie città.

“Desta allarme l’inquinamento atmosferico – commenta Stefano Sarti, Vice Presidente di Legambiente Liguria – aumentano infatti gli Ossidi di Azoto, da 32,6 a 34 i giorni di superamento dei limiti, le PM10 la cui media dei valori annuali registrati sale da 24 a 26 microgrammi/m3. Anche il trasporto pubblico registra un arretramento passando dai 146 viaggi per abitante all’anno del 2011 a 138. Incoraggiante rispetto alle altre città liguri il dato sulla raccolta differenziata, al 37% ma ancora lontano dal 65% previsto dalla legge, mentre rientra dal preoccupante dato sullo sforamento per l’Ozono, da 84 giorni di superamento del 2012 a 14 nel 2013. Il dato della Spezia ci fa riflettere, anche in considerazione di un altro fattore importante e cioè il 36° posto per il rapporto tra verde urbano fruibile e abitanti, come abbiamo del resto avuto modo a vedere con le numerose vertenze aperte su questo tema in città.”

Imperia invece risale la classifica grazie allo storico allacciamento degli abitanti al depuratore che sino allo scorso anno non era in funzione, ad oggi risulta allacciata il 98% della popolazione, all’aumento delle piste ciclabili (da 0, 43 a 1,33 metri equivalenti ogni 100 abitanti) e può essere considerata la città più solare della Liguria con 3,93 KW di fotovoltaico installato ogni 1000 abitanti e una superficie di 2,17 m2 di pannelli solari termici per 1000 abitanti. Rimane una Cenerentola per la raccolta differenziata (solo il 22%, peggiore tra le liguri).

Praticamente congelati per tutte e quattro le città liguri gli indici dedicati a isole pedonali e zone a traffico limitato.

Savona precipita al 31° posto con solo l’87% di abitanti allacciati alla rete depurativa, il 23% di raccolta differenziata e una bassissima capacità di risposta che fa riferimento al numero di schede inviate ed alle risposte fornite sui parametri richiesti. Quest’anno in particolare non sono stati forniti i dati sull’inquinamento atmosferico della città sui tre parametri PM10, NO2 e O3.

“Ecosistema urbano – conclude Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria – indica chiaramente che la crisi urbana chiede di immaginare con urgenza un altro futuro. Bisogna avere il coraggio di abbattere per ricostruire, rigenerare interi quartieri, recuperare edifici e dare casa, in affitto e a prezzi accessibili, a chi ne ha bisogno fermando il consumo di suolo e restituendo al verde, suolo oggi impermeabilizzato. Anche per vincere la sfida che il dissesto idrogeologico e i cambiamenti climatici pongono, bisogna pensare un modo nuovo di usare le risorse e l’energia, di organizzare la mobilità dando priorità al trasporto pubblico e alle piste ciclabili, con spazi pubblici più sicuri, più salutari e meno alienanti, immaginando la città come luogo dove si realizzano le condizioni per favorire le relazioni sociali, il senso del vicinato, del quartiere, della comunità”.

** CLASSIFICA FINALE – ECOSISTEMA URBANO XX edizione