La Regione Liguria interviene nuovamente sul tunnel della Val Fontanabuona – da una settimana con la viabilità spezzata dopo il crollo del ponte di Carasco , costato la vita a due automobilisti- a rischio di isolamento e spopolamento.

In una nota inviata in mattinata dall’assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita al capo di gabinetto del ministro Maurizio Lupi, avvocato Giacomo Aiello, Paita sottolinea come la Val Fontanabuona, importantissimo retroterra produttivo dell’area centrale ligure e del Golfo del Tigullio,” abbia subito una interruzione della viabilità di fondovalle che la percorre, con conseguente grave danno per molte delle attività produttive , con i mezzi pesanti costretti ad affrontare tragitti ancora più lunghi e tortuosi rispetto a quelli già poco scorrevoli che prima percorrevano”.

Per la Regione Liguria è ancora una volta evidente come sia necessario “intervenire strutturalmente per interrompere un isolamento che rischia di far perdere al nostro territorio preziosissime attività produttive che, qualora non possano fruire di migliori connessioni viarie, saranno costrette ad abbandonarlo, così come sarà inevitabile nel medio periodo lo spopolamento dei diversi comuni della vallata e dell’entroterra in generale”.

Subito dopo, l’assessore Paita chiede che quest’opera risolutiva, per evitare quanto sopra paventato “venga inserita nella programmazione quinquennale di Autostrade per l’Italia di prossima approvazione, la cui proposta contiene già la progettazione definitiva del tunnel stesso, il cui progetto preliminare, è stato cofinanziato da Regione e ASPI grazie alla sottoscrizione del protocollo di Intesa tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Anas Spa, Regione Liguria e Autostrade per l’Italia Spa, avvenuta in data 13/04/2011. Tale progetto, di livello peraltro molto avanzato, ha consentito di definire compiutamente l’importo necessario in 250 milioni di € a fronte di una somma di circa 400 milioni dalla quale si era partiti”, scrive l’assessore ligure alle Infrastrutture.

“Conto su un suo intervento per assicurare al nostro territorio un’opera che, indipendentemente dalla questione della gronda autostradale, che auspico possa a breve trovare le opportune convergenze per essere realizzata, è fortemente voluta dal territorio, in quanto in grado di fornire una indispensabile risposta ad un vasto territorio che da anni la attende”, conclude Paita.