«Il turismo deve e può essere un volano fondamentale dell’economia ligure. La decisione della Giunta Regionale di decuplicare la tassa regionale sui canoni demaniali si configura come uno scriteriato tentativo di “far cassa costi quel che costi”, gravando in modo improvvido su una fetta di piccoli imprenditori locali».

È quanto sostiene Fare per Fermare il Declino, che «denuncia una assoluta mancanza di visione politica della realtà e delle prospettive regionali, che si palesa in decisioni che non rientrano in alcun quadro di sviluppo»: «Ci domandiamo quanto ci vorrà ancora perché una certa classe politica capisca che senza alcuna logica strategica di sviluppo, senza indicare alcun percorso di crescita, senza dar corso ad alcun proposito di investimento non è possibile far ragionevolmente accettare ai ceti produttivi locali alcuna ulteriore imposta. Deliberare di aumentare l’imposta regionale sui canoni demaniali dal 10 al 100% significa semplicemente creare le condizioni per rendere sempre meno competitive le strutture turistiche liguri, inibendo nel contempo qualsiasi tentativo imprenditoriale di rinnovamento e innovazione in loco, a giovamento di realtà similari e concorrenti in altre zone del mediterraneo».

Fare per Fermare il Declino «chiede – previo ritiro della famigerata delibera – l’apertura di un tavolo di confronto con le categorie interessate al fine di delineare un quadro di accordo di lungo respiro, a seguito del quale venga rimodulato il canone demaniale, anche in considerazione di ciò che viene imposto per il futuro dalle autorità europee».