(M. C.)Lo sfogo del sindaco di Albenga Guarnieri su facebook dopo la condanna pecuniaria arrivata giovedì scorso, ha fatto  dire al segretario Pd Alessandro Andreis che è ora di smetterla con il vittimismo. Scriveva Rosy Guarnieri: “Ci pensi , poi ti dici , ma che importa tu hai la coscienza a posto, non hai fatto nulla !La tristezza ti prende quando pensi che ciò di cui ti accusano non esiste. Poi guardando le pareti non perfettamente dritte della tua cucina perché questo era il perimetro e pensi che la casa in cui dimori ha più di 50 anni , che stai facendo grossi sacrifici economici per pagare il mutuo per l’acquisto e la ristrutturazione e… solo perché i tuoi avversari politici per impedirti la candidatura, dopo accese riunioni nella sede di via Roma (alcuni non condividevano la cattiveria), hanno mandato tante volte i vigili e i tecnici del territorio fino a quando a suon di misure hanno rilevato che per aderire alla pendenza stradale ed evitare che l’acqua nel caso di pioggia entri nei locali del piano terra è stato fatto un gradino più alto di circa 20 cm che ha alzato l’altezza dell’intero edificio”.

Sempre sul social network, scrive Alessandro Andreis: “Le situazioni sul piano politico locale non mi esaltano in questo periodo. L’idea che dopo 4 anni di amministrazione la giunta Guarnieri, che ha brillato di immobilità e piccole azioni ben confuse, oggi vuole dirci che i suoi problemi arrivano dal passato, da chi l’ha preceduta suona quantomeno ridicola”.

“Gli albenganesi nel 2010 fecero una scelta dicendo chiaramente (a torto o ragione) che non erano contenti dell’amministrazione Tabbò, e scelsero la Guarnieri dando a lei pieno mandato; può essere credibile oggi, a distanza di 4 anni, che il sindaco in carica torni a parlare del passato senza fare una minima critica a se stessa? Perché lo fa, perché crede che l’alternativa che voglio proporre ricalcherà in tutto e per tutto esperienze già vissute ed allora comincia a competere sul ragionamento del meno peggio? Crede forse che io sia così sprovveduto?”.
“Sono da tempo preoccupato dello stato di abbandono in cui vive la città e quasi per nulla interessato alle vicende giudiziarie del nostro Sindaco, ma, anche su questo, un paio di cose mi andrebbe di dirle: tentare di fare la vittima di una persecuzione politica non credo sia una grande idea originale; non abbiamo bisogno di una piccola Berlusconi di provincia! Sinceramente più che delle sue condanne sono preoccupato delle condanne che ha inflitto lei alla nostra città: immobilismo ed isolamento amministrativo, se vogliamo escludere il buon rapporto teorico senza frutti con un’amministrazione provinciale fra le più fallimentari degli ultimi anni”.