(da Strasburgo) – “Il rilancio di Erasmus, con un importante rafforzamento della proposta destinata a coinvolgere una platea di cinque potenziali milioni di beneficiari e un budget aumentato a 15 miliardi di euro, è il migliore biglietto da visita che l’Europa possa presentare a sostegno del progetto di integrazione europea. Oggi se vogliamo combattere la disoccupazione giovanile dobbiamo agire in direzione di una maggiore mobilità di studio e lavoro”. Lo afferma il vicecoordinatore giovani deputati del Ppe ed europarlamentare di Forza Italia Lara Comi in merito all’approvazione ieri del nuovo pacchetto “Erasmus per tutti” da parte della plenaria di Strasburgo.

“Dalla sua creazione nel 1987 – sottolinea Comi – hanno beneficiato di Erasmus più di 3 milioni di studenti europei. Il nuovo ‘Erasmus 2.0’, presentato nel novembre 2011 dalla Commissione e votato martedì dal Parlamento, sarà una sorta di grande ufficio di collocamento europeo per mettere in contatto chi studia con il mondo del lavoro. ‘Erasmus per tutti’ raggiunge due importanti risultati: sostiene i cittadini, in particolare i più giovani, e rafforza la comunicazione sull’importanza dell’Ue. Giusta la scelta di riunire in un unico programma tutti quelli precedentemente previsti nel campo dell’educazione, formazione giovani e sport e lasciare, nel contempo, la divisione per capitoli dei vari settori: consente un miglior accesso alle informazioni e una maggiore comprensione”.

“Dobbiamo tutti compiere ogni sforzo, in particolare noi deputati europei – conclude Comi – per riuscire a far capire ai cittadini quanto è importante proseguire per la strada dell’integrazione europea. Ritengo di particolare interesse le garanzie per i prestiti destinati a studenti per incentivare la mobilità e consentire loro di avere accesso a un finanziamento per laurearsi in un altro stato membro. Aiutare i cittadini più giovani dell’Unione significa porre le basi oggi per contribuire un futuro migliore domani”.

E l’europarlamentare oggi torna anche sui costi del parlamento europeo, commentando l’approvazione nella plenariadel rapporto preparato dal ‘tory’ britannico Ashley Fox e dal Verde tedesco Gerald Haefner che chiede l’avvio della procedura di revisione dei Trattati, necessaria per abolire l’uso della sede di Strasburgo. Per modificare il regime della doppia sede serve l’unanimità dei 28 Stati membri. “Come unica deputata italiana facente parte del Gruppo Single Seat che si batte per la sede unica del Parlamento europeo, questo è un giorno importante”, spiega Lara Comi: “Non è tollerabile che ogni anno si sprechino circa 200 milioni, 1 miliardo a legislatura, solo per tenere in piedi l’inutile sede di Strasburgo, che va abolita. E che costringe ogni mese a un ‘circo viaggiante’ di politici e burocrati che per spostarsi da Bruxelles alimentano una spesa inutile oltre a produrre 19000 tonnellate di C02 che danneggiano l’ambiente.  La Francia, che ha un evidente ritorno economico da questa situazione, accolga l’indicazione del Parlamento e dica sì alla volontà dei deputati di rivedere i Trattati in direzione della spending review. Lo chiede l’assemblea democratica, lo chiedono 1,3 milioni di cittadini che hanno firmato una petizione”.