“Nessuna incomprensione su quanto la Giunta Cota intende fare sul fronte dei trasporti tagliando i collegamenti ferroviari tra Liguria e Piemonte. Abbiamo capito molto bene:la Liguria perderà 19 treni prevalentemente nell’estremo ponente. Per quanto riguarda poi il potenziamento dei collegamenti tra Torino e Genova a cui il presidente Cota fa riferimento è tutto da dimostrare, non avendo al momento alcun elemento concreto su cui poterci esprimere, dobbiamo verificare”.

L’assessore ai trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco che ieri è intervenuto in una seduta monotematica in consiglio regionale sui tagli ai collegamenti con il Piemonte decisi unilateralmente dalla Giunta Cota risponde così alle polemiche del presidente della Regione Piemonte nei confronti della Giunta ligure accusata di aver capito male. “Allo stato attuale dei fatti – dice Vesco – il Piemonte sta tagliando i collegamenti ferroviari in territorio ligure che a seguito degli accordi nazionali erano di competenza piemontese, vedremo in futuro cosa farà”.

Nel frattempo l’assessore ligure rilancia un invito alla collaborazione e al dialogo e chiede alla Regione Piemonte di “non continuare sulla strada dell’autoreferenzialità come ha fatto fino ad ora”. “Ho appreso proprio oggi infatti dal Comune di Genova – spiega Vesco – che l’assessore ai trasporti della Regione Piemonte, Barbara Bonino, ha convocato una riunione ad Alessandria il prossimo 29 novembre per illustrare le proprie proposte di riorganizzazione del servizio ferroviario su diverse tratte, tra queste la Torino-Genova e la Alessandria-Savona”. Un incontro a cui sono stati inviati Trenitalia, RFI, le Province di Alessandria ed Asti, i comitati pendolari e molti Comuni piemontesi e liguri, ma non la Regione Liguria a cui non è arrivata alcuna comunicazione.

“Credo che questo dimostri ancora una volta – conclude Vesco – lo scarso grado di considerazione dell’assessore Bonino e della Giunta Cota per la nostra Regione, un atteggiamento inammissibile soprattutto in un momento come questo di riduzione dei servizi, con ripercussioni sui cittadini, in cui sarebbe necessaria la massima collaborazione a tutto vantaggio dei territori”.