In merito, il Prefetto ha illustrato che «la legge 30 ottobre 2013 nr.125 prevede la possibilità per i comuni di avvalersi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per la redazione dei piani in questione, previa stipula di apposite convenzioni che prevedono il rimborso delle maggiori spese sostenute dal corpo medesimo per gli straordinari e le risorse strumentali necessarie».
I rappresentanti degli enti locali sono stati invitati ad assicurare in ciascun territorio, già al momento della ricezione della comunicazione di allerta, l’attivazione dei presidi territoriali con funzione di vigilanza delle zone a maggiore criticità idrogeologica e di supporto tecnico al Sindaco per l’attuazione di misure a salvaguardia della pubblica incolumità.
Analoga sensibilizzazione è stata rivolta ai civici amministratori «affinché sia assicurata alla popolazione un’adeguata informazione sia in ordine alle zone maggiormente a rischio del territorio comunale che relativamente ai comportamenti prudenziali da tenere».
Nel corso dell’incontro, infine, i Sindaci hanno auspicato che per gli interventi di protezione civile finalizzati alla manutenzione degli alvei dei fiumi e torrenti – nonché alle opere di consolidamento idrogeologico – siano eliminati i vincoli di spesa derivanti dal Patto di Stabilità, che costituiscono il principale ostacolo alla programmazione delle attività preventive nello specifico settore.