“Un patto per il welfare che gli assessori regionali alle politiche sociali presenteranno al Governo in sede di Conferenza Stato Regioni, condiviso anche con ANCI, organizzazioni sindacali e terzo settore per dare vita ad una riforma del settore e individuare le risorse per la non autosufficienza e il contrasto alla povertà”.

Lo ha annunciato oggi la coordinatrice degli assessori al welfare delle regioni e assessore alle politiche sociali della Liguria, Lorena Rambaudi intervenendo al convegno della CGIL alla presenza del segretario, Susanna Camusso. “Servono – ha detto Rambaudi – 7,5 miliardi per le politiche sociali e soprattutto una riforma del welfare da parte del Governo che ponga al centro la non autosufficienza e il contrasto alla povertà come macrobiettivi per delineare i livelli essenziali minimi di assistenza, integrando risorse nazionali e europee per coadiuvare gli sforzi che si fanno sui territori”.

Secondo Rambaudi in Italia “manca completamente un’idea di sistema, ma è il momento di portarla avanti, soprattutto ora in un periodo di finanziaria in cui si continuano a proporre politiche spot senza affrontare le tematiche in maniera organica”. L’assessore ligure ha proposto di “riconvertire le risorse e renderle appropriate, non in una logica di contrapposizione, tra povertà e lavoro o sociale e sanitario, ma di integrazione”.

Rambaudi ha inoltre posto l’accento sul momento difficile che stanno vivendo le famiglie liguri e ha sottolineato, tra i dati presentati, quello relativo al 45% di famiglie formate da un unico componente che associa alla difficoltà economica la mancanza di una rete familiare. “Fino ad oggi – ha concluso l’assessore al welfare della Liguria– in Finanziaria il Governo non ha trovato spazio per le misure di contrasto alla povertà, ma in un momento come questo si devono trovare i 7,5 miliardi per un piano nazionale di sostegno per l’inclusione attiva”.