“Il Governo deve attivarsi per individuare una misura concreta di contrasto alla povertà e di sostegno all’inclusione attiva, già dal 2014, come annunciato dal Ministro del lavoro, Enrico Giovannini, per superare l’intervento più assistenzialistico della social card”. Lo ha detto l’assessore alle politiche sociali della Regione Liguria e coordinatrice al welfare della Conferenza delle Regioni, Lorena Rambaudi quest’oggi commentando il report dell’Istat sul Reddito e le condizioni di vita.

“Il dato impressionante – ha detto Rambaudi – è che nel 2012 ammontavano al 29,9% le persone a rischio povertà o esclusione sociale, un dato che è ulteriormente cresciuto in questi anni”. “Sono aumentate le persone – ha continuato Rambaudi – che vivono in famiglie severamente deprivate, dall’11,2 del 2011 al 14,5% del 2012 e il rischio di povertà o di esclusione sociale è di 5,1 punti percentuali più elevato rispetto a quello medio europeo pari al 24,8%, come conseguenza della più elevata diffusione della severa deprivazione 14,5% contro una media europea del 9,9% e del rischio povertà, 19,4% contro il 16,9%”.

In pratica famiglie che non possono permettersi durante l’anno una settimana di ferie lontano da casa che sono passate dal 46,7% al 50,8%, che non hanno potuto riscaldare adeguatamente la propria abitazione, dal 18% al 21,2% che non riescono a sostenere spese impreviste di 800 euro, dal 38,6% al 42,5% o che, se volessero, non possono permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni dal 12,4% al 16,8%.