Albenga – Vendita del Villino XXV Aprile, Fieui di caruggi: ” si rischia grave danno per la Comunità”

Anche i Fieui di Caruggi entrano nel merito del dibattito in corso in questi giorni ad Albenga sulla vendita del Villino XXV Aprile dopo l’asta andata deserta e che ora potrebbe essere rinnovata con una nuova messa in vendita dell’immobile al ribasso del 10%, a un prezzo che scenderebbe dagli iniziali 3 milioni e 340 mila euro a circa 3 milioni.

«Riteniamo giusto sottolineare, senza spirito polemico, alcuni aspetti», dicono i Fieui: «Il villino è diventato di proprietà comunale quasi 40 anni fa (!) e per decenni , nel susseguirsi di amministrazioni di ogni colore, è stato vergognosamente trascurato, inutilizzato e abbandonato fino a ridursi nello stato fatiscente attuale. Quindi qualche colpevole del degrado in cui si trova è identificabile».

«La sua collocazione, le sue dimensioni e alcuni aspetti architettonici lo rendono un bene pubblico importante e fondamentale per uno sviluppo culturale e turistico cui Albenga e la sua zona mare devono aspirare se vogliono ancora avere un futuro economico. Occorre un intervento di recupero serio, pur in un momento critico per le casse dei Comuni, magari con ricerca di fondi europei. Si vedano ad esempio alcune operazioni di restauro di importanti beni pubblici nel Finalese, con grandi ricadute occupazionali, sociali, artistiche, ecc».

«La vendita a base d’asta al ribasso rischia di permettere l’acquisizione-speculativa di un bene di tale importanza da parte di qualche privato con grave danno per la Comunità. Siamo pertanto favorevoli alla sospensione della vendita da parte del Commissario Prefettizio auspicando che la futura Amministrazione Comunale – qualunque essa sia – possa (e soprattutto voglia e sappia) trovare per il Villino XXV Aprile una giusta soluzione che non miri a “recuperare quattrini” per colmare qualche buco di bilancio, ma serva al progresso dell’Albenga del futuro».

«Come ha detto Carlo Petrini, fionda di legno 2013, “il turismo del futuro parte dai cittadini residenti, dalla loro qualità della vita, dalla loro capacità di essere felici, dalla loro cura verso la terra che abitano: i turisti arriveranno di conseguenza”. Riteniamo – concludono i Fieui di caruggi – che il mantenimento del Villino XXV Aprile al patrimonio pubblico, il suo recupero e il suo utilizzo nell’interesse della Comunità e degli Ospiti sarebbe un piccolo passo in questa direzione».

3 Commenti

  1. Albenga, come Savona si sta riempendo di edifici abbandonati, che diventano ricettacolo di senza fissa dimora, ex ospedale, ex san michele, villino, caserma Piave, che fine faranno??

  2. Finchè ad Albenga le torri resteranno coperte dal cappuccio dei muratori (in francese maçons) nessuno potrà agire liberamente. Solo col compasso!

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