L’On. Vazio replica a Ciangherotti: “un modo di pensare che ha portato alla rovina il nostro Paese e nel piccolo Albenga” (II)

“È il modo di pensare di Eraldo Ciangherotti che ha portato alla rovina il nostro Paese e nel piccolo Albenga”. È secca la risposta dell’On. Franco Vazio (Pd) alle “accuse” dell’ex assessore ai servizi sociali Eraldo Ciangherotti (FI) di non avere acquisito finanziamenti per Albenga inserendoli nel cosiddetto decreto salva Roma («Niente di niente? Ma allora Franco Vazio, in Parlamento, cosa ci sta a fare?»).

«Pensare di essere eletti per privilegiare qualcuno a dispetto degli interessi generali oltre ad essere eticamente sbagliato è anche una visione da lobbista», replica Vazio: «I parlamentari liguri del Pd si sono battuti con efficacia per ottenere cose di intesse generale ed utili per il territorio, raccogliendo dalle associazioni di categoria e dai cittadini forti apprezzamenti. Penso ad esempio a quanto siano state semplificate alle imprese agricole le procedure di smaltimento dei rifiuti e ai 6 milioni di Euro ottenuti per l’Istituto Gaslini di Genova. Il fatto che altri in passato abbiano sbagliato o che altri continuino anche oggi a sbagliare non può essere portato ad esempio».

«Io sono stato eletto per contribuire a dare una speranza al nostro Paese, non per essere un lobbista. Anzi mi sto battendo e mi batterò in Parlamento e nel mio partito affinché questi comportamenti siano stroncati: il futuro dei nostri figli dipenderà anche da questo. Eraldo Ciangherotti, che in questi pochi mesi di amministrazione Guarnieri abbiamo visto all’opera con risultati assai scadenti, si misuri con i fatti e non si limiti a fare sceneggiate».

«Il pacco di immondizia spedito al sindaco di Napoli – prosegue Vazio – e l’invito a Berlusconi a soggiornare al Trincheri appartengono al novero di brutte figure che hanno relegato nel ridicolo la città di Albenga. Vorrei vederlo finalmente sottoposto al giudizio degli elettori, magari come candidato sindaco. Il problema è che purtroppo non accadrà, anche perché i suoi commilitoni che ben lo conoscono, non gli consentiranno neppure di partecipare alla gara. Ma io sono un inguaribile ottimista», conclude il parlamentare ingauno.