Dopo il successo estivo, il Comune ripropone anche per il periodo natalizio le visite guidate gratuite alla scoperta delle peculiarità di Borghetto S. Spirito. Venerdì 27 dicembre 2013 e venerdì 3 gennaio 2014, alle ore 10,00, l’appuntamento è presso la Biblioteca Civica. Da lì i visitatori saranno accompagnati da una guida che illustrerà gli elementi di interesse del nostro Centro Storico fondato nel ‘200 da Albenga. Passeggiando alla scoperta dei vecchi caruggi si potranno riscoprire i resti delle antiche mura e delle torri, la Parrocchia di San Matteo, l’Oratorio con i dipinti di G. Badaracco, i palazzi otto e novecenteschi, il Castello Borelli e molto altro ancora.

Secondo le fonti storiche Borghetto venne fondata dal comune di Albenga nel 1288, costruendo una cinta muraria nel 1297, alla foce del torrente Varatella. Tali mura vennero edificate come avamposto nella disputa che la opponeva alla vicina Loano, di proprietà della famiglia Doria. L’origine del nome va ricercata, secondo le nozioni storiche locali, dal nome dell’ospizio dei monaci di Santo Spirito, edificato nel corso del XII secolo. Nella prima metà del XIV secolo divenne feudo della famiglia Doria, annettendo il territorio alla Repubblica di Genova. Nel 1797, subì l’invasione francese di Napoleone Bonaparte e alla caduta di essi divenne comune del Regno di Sardegna (1815). Seguì quindi l’annessione al Regno d’Italia nel 1861.

CURIOSITÀ – La tradizione popolare, ripresa da alcuni storici locali, situerebbe nella pianura che attualmente collega Borghetto e Toirano, sulle rive del ruscello Patarello, un primo insediamento medievale di toiranesi che tendevano a spostarsi verso il mare e a dare poi vita alle prime abitazioni nel territorio di Borghetto. Oggi si possono ancora vedere i ruderi di vari e complessi edifici, alcuni voltati e altri porticati. Attraversando la strada provinciale verso levante si incontrano analoghi edifici con una particolare copertura a volta a botte sfuggente, ma attualmente ancora in uso anche se con una destinazione differente dalla loro propria e cioè quella di frantoi o “gumbi” ad energia idraulica per la produzione di olio. Anche per questi edifici si propone una datazione intorno al XVII secolo.