Daniele Capello: dalla Guarnieri una proposta improponibile

di Daniele Capello – La reazione che ha avuto il candidato sindaco Guarnieri, io credo, sia improponibile. È  difficile aprire una struttura nuova a pochi kilometri di distanza. Credo che sia più giusto un trasferimento e magari istituire una sorta di “punto commissariato estivo” visto che in inverno il commissariato alassino è praticamente poco fruttato in confronto al periodo estivo.

Cosa diversa sarebbe ad Albenga dove il flusso migratorio portato dalla manodopera è praticamente costante lungo tutto il periodo dell’anno. La proposta di un commissariato ad Albenga che avevo suggerito, non andava sicuramente ad interferire con le forze dell’ordine presenti in oggi ad Albenga, anzi si trattava di farle lavorare al meglio assieme.

Inoltre bisogna ricordare che dal 1 aprile di questo anno la polizia dovrà rilasciare i passaporti con le impronte digitali, ed il commissariato di Alassio sarà delegato nel rilascio dei passaporti per tutti i 24.000 cittadini albenganesi,  ed è riduttivo sentire parlare il sindaco di Alassio, competente anche per professione, che il problema del potenziamento dell’attuale sede del commissariato si risolverebbe modificando una veranda o ricavando nuovi locali nel sottotetto. Razionalizzare e migliorare un servizio spesso significa cercare nuove soluzioni, sicuramente più idonee  che vadano a migliorare la qualità del servizio che dovrà essere offerto.

Il mio intervento non vuole toccare il tema della sicurezza, ma solo quello sulla qualità della vita del cittadino. Oggi, e non per propaganda elettorale, penso che, sia necessaria ad Albenga, al fine di monitorare il flusso migratorio, una struttura che possa permettere alle forze dell’ordine un maggiore controllo delle persone extracomunitarie presenti sul territorio, sgravando l’amministrazione comunale dal effettuare i controlli che la legge impone.

Questo io credo possa permettere di avere un monitoraggio continuo e preciso. Da aprile ad oggi i fenomeni di delinquenza sono calati, ma purtroppo il clima terroristico, grazie, anche e soprattutto, a slogan propagandistici, ha instaurato una sorta di paura e pregiudizio, ed io allora credo che solo un sistema di assiduo controllo, possa essere un deterrente contro questi fenomeni di delinquenza.  Albenga ha una dimensione vasta ed estesa e ha comunque una economia agricola che porta braccia lavorative da altri paesi, e solo la convivenza, reciproca e voluta, può portare all’integrazione, ma perché questo accada bisogna prima avere chiaro la dimensione delle persone che vengono, vivono e lavorano da noi, garantendo anche a loro un qualità della vita decente.

La sicurezza è importante, per noi e per i nostri figli, ma penso che basti davvero poco per una convivenza civile, nel pieno rispetto delle regole dl paese che ti ospita.