Barci, coordinatore politico di Biasotti: “Le nostre firme sono state raccolte in maniera trasparente”

Venti mercati, migliaia di mani da stringere, banchetti elettorali sotto la pioggia e, in qualche caso, anche sotto la neve: «Sandro Biasotti ha raccolto così le firme , direttamente tra la gente; mettendoci la faccia, così come dovrebbe fare qualsiasi politico. Senza trucchi, scorciatoie o prestanome». E’ questa la dichiarazione di Gianni Barci, coordinatore politico di Sandro Biasotti. Barci ha deciso di intervenire in merito a una polemica che rischia di distogliere l’attenzione dell’elettorato sui veri problemi della Liguria. «Per il listino e le Liste per Biasotti, noi abbiamo la coscienza a posto. Raccogliere le nostre firme è costato fatica e impegno: di Biasotti, innanzitutto, ma anche di tanti volontari – aggiunge Barci – Biasotti è stato tra gli altri più volte ai mercati genovesi di Cornigliano, Sestri Ponente, Marassi, piazza Palermo, Quinto, Molassana, via XX settembre, via San Vincenzo, corso Italia; così come è stato in altre città piccole e grandi. Abbiamo migliaia di Liguri come testimoni del suo e del nostro impegno. Dubito fortemente i leader avversari abbiano fatto altrettanto. La trasparenza e il rispetto delle regole sono confermate dalla rinuncia per mancanza di firme alla lista “Giovani per Biasotti” che il nostro candidato presidente aveva fortemente caldeggiato».

Tutte le informazioni sulla raccolta delle liste sono a disposizione di chiunque nel Point elettorale di Genova, via Brigate Bisagno 78 rosso: «Ci abbiamo messo la faccia per gran parte del mese di febbraio, non ci costa nulla metterla anche oggi» – dichiara ancora il coordinatore politico. Che chiude con un dubbio: «Se noi abbiamo fatto tanta fatica e abbiamo impiegato tanti giorni per la raccolta, mi chiedo come ha fatto l’Idv della Spezia, che ha cambiato i candidati all’ultimo momento e in cinque giorni è riuscito a raccogliere 1200 firme? Sarebbe bello che qualcuno potesse rispondere».