Sindaco Guarnieri: "ritrovare l’orgoglio di sentirsi albenganesi e l’amore per la nostra Città”

Nella movimentata seduta del primo Consiglio Comunale di Albenga che si è aperto con le contestazioni da parte della minoranza, nel “protocollo” dei lavori dell’assemblea, due gli interventi d’esordio del neo sindaco Rosy Guarnieri, la quale ha pronunciato ieri in aula il formale Giuramento alla Costituzione e fedeltà al suo nuovo mandato e ha presentato una sintesi dei punti programmatici che la Giunta perseguirà durante la sua “legislatura”. Riportiamo di seguito la trascrizione integrale dei due interventi.

Sindaco Rosy Guarnieri – discorso di insediamento: “Facendo seguito alle parole del Presidente del Consiglio, che ho apprezzato e che condivido pienamente, è mia intenzione ribadire il mio sincero e onesto impegno a governare questa città nel rispetto di tutti i suoi cittadini e di tutte le loro esigenze, per il bene dell’intera comunità ingauna. Voglio essere e sarò il Sindaco di tutti i cittadini di Albenga, non solo di chi mi ha votato, ma anche di coloro che hanno ritenuto più opportuno dare la preferenza al mio predecessore ed ex avversario Antonello Tabbò, al quale va il mio ringraziamento per il servizio reso alla città e per la disponibilità da lui dimostrata, sin dal giorno in cui sono stati resi noti i risultati, a lavorare insieme per il bene di Albenga.

Le sfide che abbiamo di fronte a noi sono reali. Sono serie e sono numerose. Non saranno risolte facilmente, né in brevissimo tempo. Ma gli albenganesi possono essere certi di una cosa: ogni sfida sarà affrontata con fermezza e serietà. Per questo motivo, Albenga deve mettere da parte le antiche divisioni, gli inutili scontri, le recriminazioni e i dogmi politici ormai scaduti, che per troppo tempo hanno strangolato e immobilizzato la città. Albenga deve superare i conflitti, perché i suoi cittadini non chiedono compromessi al ribasso, ma ci spingono invece ad assumerci ciascuno la nostra parte di responsabilità con un metodo e una cultura che mettano il rispetto al posto della faziosità, la polemica vivace al posto della guerriglia paralizzante, la bellezza della politica capace di cambiare le cose e di migliorarle al posto della demagogia, del chiacchiericcio, del teatrino e dell’inganno.

Noi faremo la parte che un forte consenso democratico ci ha assegnato. Non abbiamo promesso miracoli, ma intendiamo realizzare piccole e grandi cose. Partiremo da interventi di alto valore, insieme simbolico e concreto, come quelli finora definiti e che definiremo più avanti nel nostro mandato, su questioni chiave come sicurezza, viabilità, agricoltura, urbanistica, turismo, cultura, commercio, sport, servizi sociali.

Siamo pronti a governare Albenga per i prossimi cinque anni, e ad impegnarci a fondo per migliorare la città, e ogni forma di collaborazione da parte della minoranza in Consiglio Comunale sarà più che benvenuta. Non mancheranno le divergenze di opinione: sarà prestato ascolto a chiunque avrà obiezioni di merito ragionevoli. Se costruttive, le critiche, anche quelle più accese, saranno tenute in considerazione dalla maggioranza e dall’amministrazione comunale, al fine di trovare le soluzioni più idonee per le necessità di Albenga e degli albenganesi.

Le sfide, signor Presidente, cari consiglieri e cari assessori, sono sempre anche delle scommesse, degli azzardi. E ad aiutare tutti noi, invochiamo l’aiuto di Dio. Speriamo anche di avere fortuna. Ma la fortuna, lo sappiamo bene, non viene incontro a chi fa vita pubblica se non è incoraggiata, invitata con pazienza, da una buona dose di coraggio e di virtù. Qualità che noi abbiamo.

Con forte responsabilità ma anche con grande gioia per il compito che gli elettori ci hanno affidato, auguro sinceramente buon lavoro a noi della giunta e della maggioranza e a voi tutti della minoranza. E auguro a chi ci ascolta fuori da quest’aula di ritrovare l’orgoglio di sentirsi albenganesi e l’amore per la nostra Città”.

Sindaco Rosy Guarnieri – Linee programmatiche dell’amministrazione – “Non mi attarderò sul lungo elenco delle cose da fare. E non ripeterò punto per punto gli impegni del programma: lo abbiamo presentato agli elettori e quella sarà, giorno dopo giorno, l’agenda per l’azione di governo della Città. Avremo modo di confrontarci spesso in Consiglio Comunale nell’immediato futuro, e gli Assessori e i Consiglieri di Maggioranza sono a disposizione per ogni genere di chiarimenti.Albenga deve rialzarsi, nel senso che ha tutte le potenzialità per rimettersi rapidamente in corsa. Per fare ciò, dobbiamo intervenire in svariati settori.

Sul fronte della SICUREZZA, dobbiamo attuare una Tolleranza Zero verso chi delinque, attraverso una applicazione intransigente delle norme di pubblica sicurezza nei riguardi delle trasgressioni e attraverso il pieno utilizzo degli strumenti normativi e dei poteri concessi ai Sindaci dal cosiddetto “pacchetto sicurezza” varato dal Ministero dell’Interno. È necessario realizzare dei piani coordinati di controllo del territorio, da affiancare a servizi di repressione e di prevenzione dei reati. Attraverso un sistema di monitoraggio costante delle presenze extracomunitarie sul territorio, sarà possibile individuare e allontanare tutti coloro vivono sul territorio in stato di clandestinità, nonché coloro che praticano attività illecite. Sarà invece riservata la massima accoglienza per coloro che sceglieranno di vivere ad Albenga nel rispetto delle regole. Noi non cavalchiamo la paura, al contrario: noi vogliamo liberare dalla paura i cittadini, e in particolare le donne e gli anziani. Coloro che sollevano obiezioni di merito ragionevoli saranno ascoltati, ma sbaglia gravemente chi nega la prima regola di una grammatica della democrazia, che dice che la sicurezza è un sinonimo della libertà, e che è proprio sulla tutela della sicurezza individuale che si fondano il patto di unione dei cittadini e la stessa legittimazione del potere pubblico.

Sul fronte dell’AGRICOLTURA E ARTIGIANATO, abbiamo già mantenuto l’impegno di dedicare un assessorato dedicato espressamente all’agricoltura. Dobbiamo garantire un tavolo di concertazione permanente tra l’amministrazione e il mondo agricolo, intervenire concretamente per il riassetto idrogeologico della piana ed effettuare interventi per risolvere definitivamente il problema delle acque. Dobbiamo puntare sulla valorizzazione delle produzioni di eccellenza, sia orticole che floricole, attraverso il mercato dei produttori, l’organizzazione di manifestazioni, la promozione dei prodotti nelle mense scolastiche, una migliore gestione dei rifiuti e delle infrastrutture. Dobbiamo realizzare la Piattaforma Logistica per il Distretto Produttivo, e destinare l’ex caserma “Prato Grande” alle attività artigianali.

Sul fronte dell’URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI, dobbiamo eliminare la Commissione Edilizia: gli uffici, una volta verificata la legittimità e nei tempi previsti dalla legge, devono rilasciare autorizzazioni e permessi di costruire, sulle pratiche richieste dai cittadini. Per quanto concerne il PUC, dobbiamo realizzare forti interventi di correzione tecnico procedurale, per uno sviluppo compatibile alle necessità attuali della nostra piana su tutti i suoi settori. Non prevediamo alcuna discarica, non prevediamo alcun termovalorizzatore, non prevediamo alcun centro di accoglienza temporanea, non prevediamo alcuna catena di grande distribuzione sul territorio albenganese. Dobbiamo invece realizzare un Polo Scolastico moderno, funzionale e competitivo, così come dobbiamo realizzare il Porto, adottando un progetto ambientalmente compatibile, da migliorare e portare a compimento. Dobbiamo optare per un piano serio ed efficace per il recupero del Centro Storico e dare una risposta urgente alle famiglie che da tempo attendono una casa popolare. Dobbiamo riportare alla normalità la viabilità delle nostre strade, attraverso un piano che prenda in considerazione e risolva tutte le criticità cittadine.

Sul fronte di TURISMO CULTURA COMMERCIO, dobbiamo approvare un piano di rilancio turistico concordato con le categorie, mettendo in sinergia le grandi risorse come il Centro Storico, peculiarità orticole e floricole e Porto turistico. Dobbiamo rendere il Centro Storico un “museo a cielo aperto”, illuminato dalle vetrine dei negozi, valorizzare i borghi e il Polo Museale. Dobbiamo potenziare Palazzo Oddo, come parte della creazione di un “Prodotto Albenga”, una politica turistica culturale comprensoriale, al fine di fare sistema con l’entroterra. Dobbiamo contribuire al ripristino della Pro Loco e allo sviluppo di sagre e “feste di quartiere”, promuovere la pulizia dei sentieri e della via Julia Augusta. Dobbiamo puntare su sistemi efficaci per combattere l’erosione del litorale, elaborare uno studio per la revisione e lo sviluppo del Water Front, migliorare le spiagge comunali con una pulizia più assidua e con un potenziamento dei servizi, così da promuovere il turismo balneare.

Sul fronte dello SPORT, dobbiamo creare un “Polo Sportivo” polivalente nell’area di Campochiesa, riqualificare lo Stadio “Annibale Riva”, rinnovare il palazzetto dello sport ad uso bocciofila e realizzare un campo sportivo in manto sintetico. Ogni disciplina praticata sul territorio cittadino dovrà essere valorizzata, attraverso una collaborazione fattiva e costante tra amministrazione comunale e società sportive.

Sul fronte del VOLONTARIATO e dei SERVIZI SOCIALI, dobbiamo garantire la valorizzazione, il sostegno e la coordinazione di ogni associazione, attraverso una piena e costante collaborazione con tutti i gruppi che operano sul territorio ingauno, assicurando una particolare attenzione nei confronti delle pubbliche assistenze. Dobbiamo proporre l’integrazione dell’ISEE con il quoziente familiare, stilare un regolamento degli asili nido con un coinvolgimento diretto delle famiglie, garantire un posto per tutti al campo solare”.

1 Commento

  1. Ho assisitito a parte del Consiglio,sino a quando non mi è venuta voglia di prendere una boccata di aria fresca….
    Una bella dimostrazione di come, prima di permettersi di connotare le persone avversari politici sulla base di chissà quali elementi, senza considerare l’esistenza di quell’accessorio che nel servizio igienico stà sopra il lavabo, sarebbe meglio stare zitti! …. : le affermazioni di campagna elettorale circa il presunto “basso profilo”, a quanto pare, potevano essere conservate ed utilizzate con successo in casa propria!
    Ma di cosa si scandalizza la banda del Sindaco e lei medesima?
    Del fatto che l’opposizione faccia l’opposizione?
    Ma per piacere!! Se vi sono motivi di incompatibilità dovuti ad inosservanza della Legge, abusi edilizi o ad altro è legittimo che vengano sollevate eccezioni di incompatibilità. Ci mancherebbe altro che non lo si facesse!!! O forse ci si deve rassegnare a disporre di diversi regimi di trattamento? Vogliamo iniziare male?
    Non vorranno certo i “cavallereschi” operatori della politica della lega venire a dar lezioni di signorilità e bon-ton, mi auguro!. ….un po’ di dignità!
    Non si scandalizzi il simpatico avvocato abbronzato …e il preparatore di galenici: cosa si aspettavano da Tabbò? Un buono omaggio per per il JOY o per l’ESSAOUIRA? Hanno forse timore, insieme alla risibile presunzione di poter giudicare lo stato d’animo dell’Avvocato Tabbò, di trovarsi di fronte un avversario diverso? …o i loro commenti sono stati solo frutto della maldestra ipocrisia, nella nella smania di intervenire alla ricerca del miserevole applauso del qualficato pubblico?
    Se proprio dobbiamo esprimerci sui modi e la forma debbo osservare che la seduta, almeno sino a quando sono rimasto, ha mostrato un “taglio” tutt’altro che formale. Direi piuttosto da osteria…
    Non tanto per la necessità di un’auspicata autorità della Presidenza, peraltro piu’ che giustificabile in quanto fresco di nomina, quanto per la becera e volgare manifestazione del pubblico che applaudiva a sproposito ad ogni dichiarazione dei consiglieri.
    Raffinato uditorio che commentava ed ed emetteva rumori e suoni gutturali, offrendo esaustiva dimostrazione del “basso profilo” al pubblico civile e alla minoranza, servendo su di un piatto d’argento una gratuita motivazione alla maggioranza per vergognarsi dei suoi “sostenitori”, piu’ adatti ad un osteria o ad una corsa abusiva di cani che ad un contesto istituzionale formale.
    Nulla di inaspettato. Perfetto specchio della politica nazionale…
    Nemmeno si è risparmiato il capo dell’allegra compagine, il Sindacoil quale, oltre al dovuto giuramento, a piu’ riprese si è lasciata andare anche a non richieste e inopportune auto acclamazioni e commenti piu’ consoni ad un comizio in val Trompia onei sobborghi di Villalba che ad un Consiglio Comunale, civile.
    Ad Antonello si puo’ solo rimproverare il fatto, come sottolineato dal neo-Sindaco Rosalia, di essere stato “cattivo”. …Già cattivo perchè ha posto in essere un principio che stà alla base della legalità ed è un sacrosanto diritto dell’opposizione. Non piace la legalità? Strano… e preoccupante….!
    La prolusione di Massimiliano, ove si chiedevano eventuali eccezioni di incompatibilità mi pareva un atto dovuto! La legge 267 del 2000 ed alcune altre norme sopravissute alla semplificazione incendiaria dellìartigianale calderoli ealla “manica” di aziendalizzatori-privatizzatori-addentellati celesti. In un prossimo futuro, quando il feudalesimo (nelle loro teste soltanto) cercherà di infettare tutto il mondo civile, potrebbero decidere di eliminare ogni incompatibilità e potremo vedere un architetto che si approva le pratiche edilizie da solo, un titolare di chiosco che si autorizza da solo, un sindaco che si condona gli abusi edilizi da solo, un professionista agricolo che si concede da solo un apliamento del magazzino o che si fa dare un finanziamento da solo, ecc. ecc ma per ora, le LEGGI D’ITALIA sono queste, che piaccia o no ai secessionisti e agli autisti di betoniere.
    Bell’inizio!

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