Gay, Morelli (Verdi): “Sentenza Cassazione fondamentale. Uso parola come ingiuria è inaccettabile”

“La parola gay non deve essere considerata un insulto e la sentenza della Cassazione giustamente lo riconosce”, dichiara Cristina Morelli, Responsabile Diritti e parte dell’esecutivo dei Verdi riferendosi alla sentenza n. 10248 della Corte che ha sancito il principio occupandosi di un caso di uso strumentalmente offensivo dell’epiteto.

“Ingiuriare un omosessuale è una reato esattamente come ingiuriare qualsiasi altro cittadino. L’uso della parola gay come ingiuria è inaccettabile e non degno di un paese civile. Ancora una volta però – aggiunge Morelli – è la giurisdizione svolge un ruolo di supplenza a un Parlamento sordo ad ogni richiesta della comunità lgbt. Proprio oggi a Genova si inaugura lo sportello legale di Arcigay: ci auguriamo che questo sia un buon auspicio anche in vista del 23 marzo prossimo, quando la Corte Costituzionale si esprimerà sulla questione dei matrimoni gay”.

Domani, mercoledì 17 marzo, Cristina Morelli parteciperà ad un incontro organizzato dalle associazioni GLBT genovesi presso il circolo Belleville, ex punto G (in Via Calvi 6, ore 17:30). Per illustrare il proprio programma per i diritti Lgbt aono stati invitati anche i candidati alle prossime elezioni regionali Ermanno Pasero (Pd) e Valentina Canepa (Verdi).

I Verdi saranno inoltre presenti con un banchetto lettorale in Piazza Banchi, dalle 10:00 alle 18:00.