Arnasco: celebrazioni per il 50esimo anniversario della scomparsa di Pinot Gallizio

di Claudio Almanzi – Per celebrare degnamente il 50esimo anniversario della scomparsa di Pinot Gallizio (Alba, 1902-1964), Arnasco organizzerà nel 2014 una serie di importanti iniziative artistiche e culturali. “A questo proposito- ci ha detto il sindaco di Arnasco Alfredino Gallizia- una nostra delegazione era presente nei giorni scorsi ad Alba alla inaugurazione di una importante mostra dedicata a Gallizio, nella quale sono stati esposti ben dodici inediti del grande artista, la cui famiglia era originaria di Arnasco”.

La mostra, che sta ottenendo un grande successo di pubblico e di critica è ospitata presso il Palazzo Banca d’Alba (Via Cavour 4, Alba). “Pinot Gallizio- prosegue il sindaco- è stato uno dei massimi esponenti dell’arte industriale apprezzato in tutto il mondo, dove ancora oggi sono custodite alcune tra le sue opere più importanti: da Madrid ad Amburgo, da Berlino ad Amsterdam, da Bilbao a Parigi. La mostra è stata organizzata dal Comune di Alba e proseguirà fino a febbraio. Anche il nostro comune sta studiando il modo per celebrare degnamente questo importante anniversario, per rendere omaggio all’arte informale e presentare al pubblico un’opera di Gallizio che è custodita proprio ad Arnasco. Del resto la famiglia di Pinot era originaria del nostro paese. Gallizio era molto affezionato ad Arnasco dove in varie epoche della sua vita ha trascorso anche lunghi periodi ed ha lasciato un bel ricordo fra i suoi amici. Uno di loro possiede ancora una sua opera di notevole valore”.

Gallizio fu fondatore e sostenitore del movimento Situazionista in arte insieme a Enrico Baj, al danese Asger Jorn (gruppo CoBrA) ed al filosofo francese Guy Debord. Il movimento portò ad una interessante vivace fioritura dell’arte italiana del Dopoguerra. L’opera di Gallizio, inventore della pittura industriale e protagonista del movimento dell’Internazionale Situazionista, si distinse per la sua inesauribile forza e per il desiderio di vedere l’arte proprio come un gioco, attraverso opere che nascevano da un animo puro e infantile, spinto a sperimentare nuove soluzioni da una insaziabile curiosità e dalla sua esperienza di grande scienziato e profondo conoscitore della chimica.