Datasiel, Piredda (IdV): “No a speculazioni politiche sulla pelle dei lavoratori”

«Il provvedimento approvato oggi che consente la rateizzazione del surplus contrattuale da parte dei dipendenti Datasiel è un atto amministrativo di buon senso e di sensibilità dovuto da parte della politica verso dei lavoratori che, a causa di un cavillo scellerato introdotto dalla riforma Fornero, si sarebbero trovati senza stipendio in un periodo di così profonda crisi e, per giunta, sotto le festività natalizie». Così Maruska Piredda, capogruppo di Italia dei Valori in Regione, ha dichiarato annunciando il proprio voto favorevole al ddl 318 sull’applicazione dell’articolo 4 comma 11 del D.L. 95/2012.

«La normativa in questione – spiega Piredda – oltre a presentare molte perplessità interpretative è stata impugnata sotto vari profili. La ricaduta della norma sul caso di Datasiel comportava che il recupero di somme erogate indebitamente ai propri dipendenti dovesse avvenire in un’unica soluzione, lasciando di fatto senza stipendio per una o più mensilità i lavoratori. Ritengo fosse doveroso, da parte di una politica responsabile e vicina ai reali bisogni dei cittadini, approvare la rateizzazione della restituzione delle cifre erogate “indebitamente”».

«Infine, rispondendo ad alcuni interventi della minoranza che non ha perso occasione per fare pretestuosi attacchi politici che poco avevano a che fare con l’oggetto del disegno di legge in questione, ricordo che se oggi ci siamo trovati costretti a votare questo ddl è grazie alle “illuminate soluzioni” introdotte dalla riforma Fornero del governo Monti, che poteva contare un appoggio bipartisan e di larghe intese, sostenuto anche dai partiti che in Regione sono all’opposizione. Penso pertanto che votare a favore del provvedimento di questa mattina fosse un atto di coerenza politica soprattutto per quei partiti che, avendo dato il loro sostegno a Fornero e Monti, avevano la doppia responsabilità morale nel porre rimedio a questa assurda situazione».

«Italia dei Valori, pur non ricoprendo alcun ruolo nella gestione della partecipata Datasiel, ha ritenuto doveroso votare un provvedimento che evitasse di pregiudicare il soddisfacimento dei normali bisogni di vita di un dipendente, in primis quello di non essere privato, dall’oggi al domani, di un’intera mensilità», conclude Piredda.