Legge di Stabilità, On. Giacobbe: la rivalutazione delle pensioni riparte per tutti i pensionati

«Nel lavoro di correzione della legge di stabilità in corso alla Camera, si profila una soluzione buona per le pensioni», dichiara l’on. Anna Giacobbe: «la rivalutazione legata all’aumento del costo della vita viene sbloccata per tutti i pensionati e viene assicurata ai trattamenti sino a 2000 euro lordi (poco più di 1500 netti) una copertura pressoché piena (100% sino a 1500, e 95% tra 1500 e 2000). Chi percepisce tra 2000 e 2500 euro lordi avrà una rivalutazione al 75%, tra 2500 e 3000 al 50%; oltre i 3000, nel 2014, al 40%, (ma solo per la fascia di importo sino a 3000, escludendo il resto) e nel 2015 e 2016 al 45% su tutto».

L’aumento, prosegue l’on. Giacobbe, «viene calcolato facendo riferimento ad un indice di aumento del costo della vita che per il 2013 è piuttosto basso: si stima l’1,2, anche se è già accaduto che si registrasse poi un valore più alto delle previsioni. In ogni caso, il meccanismo vale per tre anni ed è importante che possa funzionare in modo efficace, soprattutto se l’inflazione dovesse crescere.

Degli oltre 95.000 pensionati savonesi, che portano in provincia un miliardo e seicento milioni di reddito, 60.000 hanno pensioni inferiori ai 1500 euro lordi (circa1200 netti), che sono state rivalutate anche nel 2013 e 2014».

«Anche i 35.000 che superano quella cifra avranno da gennaio l’aumento per “perequazione automatica”. Per capire cosa accadrà concretamente, facciamo due ipotesi, la prima con una variazione del costo della vita di 1,2%, la seconda con una variazione del 2% Una pensione (o la somma di più pensioni per coloro che ad esempio hanno, oltre alla pensione propria, una reversibilità) di 1500 euro lordi avrà un aumento mensile di 18 euro nel primo caso, e di 30 nel secondo caso. Una pensione di 2000 euro avrà rispettivamente 22,8 e 38 euro. Cifre analoghe per le pensioni di importo superiore».

«Penso che abbiamo fatto un buon lavoro, non dando per scontato che tutto fosse deciso e non modificabile. Il meccanismo che si è definito ha dei limiti, meglio sarebbe stato mantenere un sistema a scaglioni progressivi di rivalutazione. Ma la grande parte dei pensionati, gli ex operai e impiegati, così come tutte le pensioni basse, hanno uno strumento sufficiente per difendere il valore delle loro pensioni dall’aumento del costo della vita», conclude la deputata savonese (Pd).

2 Commenti

  1. è solo fumo negli occhi perchè non c’è una piena rivalutazione, mancano sempre 2 anni per un vero adeguamento. Per quegli anni (3% 2011 e 2,7% 2012) io dovrei avere un adeguamento di circa 80 euro mensili cioè quasi 1000 euro l’anno che si ripercuoteranno ogni anno fin quando non decideranno di adeguare considerando gli anni congelati (ovviamente senza arretrati).

  2. Si parla di tutto in politica meno che per la pensione di quei poveri disgraziati come me invalidi senza pensione disoccupati. Ho 63 anni sono uno di questi sono in queste condizioni dal 2011 dal’ultima legge Fornero da 2 anni non vedo un soldo e hanno il coraggio di chiedermi l’umu sulla seconda casa abitata da mia figlia che se non fosse stato per lei sicuramente sarei morto di fame. Tra 12 giorni e Natale, Con quale coraggio affronteranno la messa di Natale, farsi la comunione e allo stesso tempo battersi il petto!!!!!!!!. La Democrazia è finita come sta finendo anche l’Italia. Se hanno coraggio mi buttano fuori di casa per non aver pagato 206 euri che non ho di IMU. Vergogna ho lavorato per 45 anni e non sono in grado di darmi un minimo di pensione ansi pretendono che paghi anche le tasse senza avere la dignità di un lavoro. Non m’importa se mettete il mio nome anzi rendetelo publico quello che ho scritto non ne ho peli sulla lingua e non ho paura, questa per me e una vigliaccheria che fanno le istituzioni, come deve vivere un uomo invalido a 63 anni?

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