Lista civica è Albenga: “Guarnieri pessimo esempio anche al comizio con Bossi”

Lista civica è Albenga – Davanti ad un centinaio di persone, per lo più curiosi ed impegnando un nutrito stuolo di Forze dell’Ordine, si è esibita per la seconda volta la Sig.ra Guarnieri. Secondo ormai il suo usuale costume, fatto di urla, insulti al Sindaco e bugie, ha letteralmente ringhiato di fronte ad un centinaio di persone incredule ed in evidente imbarazzo.

Non pensiamo di sbagliare a dire che Albenga, una città ricca di storia, esempio di laboriosità ed efficienza, laboratorio di idee e di eccellenza era lontana anni luce dalle urla sguaiate proferite da quel palco. Abbiamo sentito increduli che per la Sig.ra Guarnieri la cultura non produce ricchezza, è un fatto di elite e come tale di nessun interesse.

Lei forse non sa che tutti i Sindaci, di centro destra e di centro sinistra, da Nord a Sud e da Est a Ovest, investono importanti risorse in questo settore.

Innanzitutto perché cultura e conoscenza significano democrazia e libertà, secondariamente perché la cultura rappresenta in tutto il mondo, ma soprattutto in Italia, un eccezionale volano per l’economia: le città d’arte, i musei, i concorsi letterari che tutto il mondo ci invidia che significato hanno per costei?

Ha poi maldestramente coinvolto nelle sue urla un’azienda storica della città, umiliandone le strategie industriali nel tentativo di utilizzare strumentalmente notizie mal conosciute. Per governare i processi economici si deve innanzi tutto capirli e comunque conoscerli: soprattutto quando un’azienda è legata alla sua terra ed alla sua storia e mai ha abbandonato Albenga.

La Signora mente sapendo di mentire quando afferma che il Comune le ha vietato di andare nelle frazioni per tenere comizi: infatti c’è una precisa direttiva che autorizza tutti a parlare come e quando si vuole.

Quello che non si può pretendere però è che i cantonieri del Comune di Albenga, a spese dei contribuenti, servano la Sig.ra Guarnirei montando e smontando palchi per i suoi comizi. Per fortuna lo stesso Ministro Bossi, impossessandosi del microfono, ha posto fine a questo imbarazzante spettacolo.

Gli albenganesi non possono riconoscersi in questo disegno sguaiato e disordinato e non possono condividere questo pessimo esempio di comportamento e di educazione. Noi liberi cittadini della Lista Civica “è Albenga”, non appartenenti ad alcuna forza politica, facciamo appello agli uomini ed alle donne di buon senso affinché le urla non prevarichino la storia, la cultura e perché Albenga sia affidata ad una persona serie e da tutti stimata come Antonello Tabbò.