Savona: foce del Torrente Letimbro tra le Areee Protette della Provincia

Si è felicemente concluso l’iter avviato nell’ottobre 2008 con un atto di indirizzo della Giunta comunale finalizzato all’inserimento della foce del Torrente Letimbro all’interno del Piano provinciale delle Aree Protette dei Sistemi Ambientali della Provincia di Savona.

L’area è dunque stata inserita nel Piano, che è mirato alla tutela e riqualificazione dell’ambiente naturale e delle caratteristiche paesaggistiche del territorio ed alla promozione della conoscenza e della fruizione dei beni ambientali in forme compatibili con la loro tutela.

Afferma l’Assessore all’Ambiente Jorg Costantino “Esprimo grande soddisfazione per questo risultato, che permetterà di rendere l’area ancora più fruibile per i cittadini, da tempo legati alla foce del Letimbro, un particolare esempio di zona fluviale con presenza di aree a canneti e vegetazione in grado di ospitare numerose specie di avifauna, oltre ad anfibi e pesci. Un’area che, nonostante la vicinanza ad ambienti fortemente antropizzati, è divenuta luogo ideale per l’avifauna nidificante e per quella migratoria; una sorta di “corridoio ecologico” che, ad esempio, nel caso delle migrazioni, permette a numerose specie di trovare ancora un luogo dove sostare in sicurezza, mantenendo le loro antiche rotte anche all’interno di una città. Ora – prosegue l’Assessore Costantino – verificheremo la possibilità di reperire risorse finalizzate soprattutto a creare percorsi didattici mirati alla conoscenza, alla promozione e valorizzazione dell’area. Credo infatti sia fondamentale sensibilizzare soprattutto il mondo della scuola nelle tematiche di educazione ambientale, con la possibilità di vedere habitat reali a due passi da casa”.

8 Commenti

  1. Vi sono delle localita’ interne ancora prive di cemento ….. ma vicinissime all’abitato …. che si presterebbero benissimo a diventare oasi degne di questo nome …. con spesa relativamente bassa si potrebbero trasformare in parchi dove la convivenza tra uomo ed animali valorizzerebbe le abitazioni che la circondano.
    Ecco …. un intervento della amministrazione locale atto a bloccare lo sviluppo del cemento nella zona (che a qualcuno appartiene ….. qualcuno che aspetta solo il momento propizio per cementificarla) un blocco per una cinquantina di anni …. permetterebbe lo studio di interventi atti a valorizzare l’ambiente.
    .
    Anche altre zone sulla spiaggia potrebbero essere oggetto di attenzione da parte di chi …. ama le oasi ben fatte ….
    .
    In via Nizza esiste un cantiere navale che …. fintanto che resta in piedi a rendere squallido l’ambiente circostante dovrebbe essere caricato di tasse ….. trattandosi di ambiente privato e non pubblico una volta reso accettabile alla vista e magari chiuso al pubblico (come pur con tanti pericolosi varchi e’ ora) …. pur mantenendo la cubatura preesistente per un certo numero di anni (50 magari) …… se si mantiene oasi per almeno cinque anni …. il carico fiscale si interrompe …… per riprendere appena cresce il degrado.

    Sempre in via Nizza vi e’ anche un edificio pubblico …. una sede dei vigili del fuoco realizzata quando la zona era deserta ed ora del tutto inutile in quella zona … anzi vista con sospetto e terrore da chi in zona vive …. causa i rumori inevitabili. …. questo edificio ….. pubblico …. andrebbe realizzato altrove …. in corrispondenza di strade periferiche a scorrimento veloce …. e via Nizza non lo e’ piu’ da tempo ……
    ecco su quel terreno una oasi ….. (pur piccola) …. la vedrei proprio bene.

  2. Vi sono delle localita’ interne ancora prive di cemento ….. ma vicinissime all’abitato …. che si presterebbero benissimo a diventare oasi degne di questo nome …. con spesa relativamente bassa si potrebbero trasformare in parchi dove la convivenza tra uomo ed animali valorizzerebbe le abitazioni che la circondano.
    Ecco …. un intervento della amministrazione locale atto a bloccare lo sviluppo del cemento nella zona (che a qualcuno appartiene ….. qualcuno che aspetta solo il momento propizio per cementificarla) un blocco per una cinquantina di anni …. permetterebbe lo studio di interventi atti a valorizzare l’ambiente.
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    Anche altre zone sulla spiaggia potrebbero essere oggetto di attenzione da parte di chi …. ama le oasi ben fatte ….
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    In via Nizza esiste un cantiere navale che …. fintanto che resta in piedi a rendere squallido l’ambiente circostante dovrebbe essere caricato di tasse ….. trattandosi di ambiente privato e non pubblico una volta reso accettabile alla vista e magari chiuso al pubblico (come pur con tanti pericolosi varchi e’ ora) …. pur mantenendo la cubatura preesistente per un certo numero di anni (50 magari) …… se si mantiene oasi per almeno cinque anni …. il carico fiscale si interrompe …… per riprendere appena cresce il degrado.

    Sempre in via Nizza vi e’ anche un edificio pubblico …. una sede dei vigili del fuoco realizzata quando la zona era deserta ed ora del tutto inutile in quella zona … anzi vista con sospetto e terrore da chi in zona vive …. causa i rumori inevitabili. …. questo edificio ….. pubblico …. andrebbe realizzato altrove …. in corrispondenza di strade periferiche a scorrimento veloce …. e via Nizza non lo e’ piu’ da tempo ……
    ecco su quel terreno una oasi ….. (pur piccola) …. la vedrei proprio bene.

  3. li vedo ….. anche altrove vedo situazioni simili ma gestite in modo decoroso.
    E’ qui in liguria (o meglio nel savonese) che la gestione e’ a mio avviso mal fatta.
    Si puo’ abbandonare una zona al degrado …. e cosi’ facendo si spendono pochi soldi ma si rovina una localita’.

    Si puo’ gestire in modo pulito e gradevole per tutti …. (cittadini ed animali) ed in questo caso sono necessari dei soldi.

    Gironzolo quando posso al parco di Monza … e di animali ne vedo tantissimi … allegherei (ma non so’ come fare) volentieri le fotografie sia dell’ambiente che della vita che si svolge all’interno della struttura …. dove convive l’uomo e l’animale nel rispetto reciproco.

    Potrei citare anche il parco di Monaco in Baviera …. ecco in una citta’ sono queste le oasi che vanno sviluppate non gli acquitrini maleodoranti spacciati per oasi naturali.

  4. li vedo ….. anche altrove vedo situazioni simili ma gestite in modo decoroso.
    E’ qui in liguria (o meglio nel savonese) che la gestione e’ a mio avviso mal fatta.
    Si puo’ abbandonare una zona al degrado …. e cosi’ facendo si spendono pochi soldi ma si rovina una localita’.

    Si puo’ gestire in modo pulito e gradevole per tutti …. (cittadini ed animali) ed in questo caso sono necessari dei soldi.

    Gironzolo quando posso al parco di Monza … e di animali ne vedo tantissimi … allegherei (ma non so’ come fare) volentieri le fotografie sia dell’ambiente che della vita che si svolge all’interno della struttura …. dove convive l’uomo e l’animale nel rispetto reciproco.

    Potrei citare anche il parco di Monaco in Baviera …. ecco in una citta’ sono queste le oasi che vanno sviluppate non gli acquitrini maleodoranti spacciati per oasi naturali.

  5. Si tranquillizzi, le suddette istituzioni non ricevono alcun contributo, quindi le sue tasse sono salve.
    Se si degnasse di fare un giro sul lunmgofiume, e tenesse gli occhi aperti, vedrebbe facilmente numerosi esemplari delle oltre 70 specie di uccelli selvatici che popolano o frequentano la foce del Letimbro e sono alal base dell’iniziativa di protezione.

  6. Si tranquillizzi, le suddette istituzioni non ricevono alcun contributo, quindi le sue tasse sono salve.
    Se si degnasse di fare un giro sul lunmgofiume, e tenesse gli occhi aperti, vedrebbe facilmente numerosi esemplari delle oltre 70 specie di uccelli selvatici che popolano o frequentano la foce del Letimbro e sono alal base dell’iniziativa di protezione.

  7. Cosa e’ il letto del Letibro a causa di una assurda politica di “salvaguardia” della natura fatta di tante parole messe li’ a difesa della pantegana locale e’ davanti agli occhi di chiunque si trovi a guardare il degrado che contraddistingue le presunte oasi faunistiche.

    Questo insistere nel mantenimento del “degrado” getta discredito su tutto l’operato di Enpa e WWf …. sarebbe opportuna una rapida sostituzione dei vertici locali …. o … la cancellazione di un qualsiasi contributo a tali istituzioni che localmente non operano per il bene della localita’.

  8. Cosa e’ il letto del Letibro a causa di una assurda politica di “salvaguardia” della natura fatta di tante parole messe li’ a difesa della pantegana locale e’ davanti agli occhi di chiunque si trovi a guardare il degrado che contraddistingue le presunte oasi faunistiche.

    Questo insistere nel mantenimento del “degrado” getta discredito su tutto l’operato di Enpa e WWf …. sarebbe opportuna una rapida sostituzione dei vertici locali …. o … la cancellazione di un qualsiasi contributo a tali istituzioni che localmente non operano per il bene della localita’.

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