Albenga scintille in Consiglio: sollevata ipotesi di ineleggibilità per Guarnieri; Tabbò: “opposizione senza sconti”

di Fabrizio Pinna – Chi si attendeva ad Albenga per il primo Consiglio Comunale di insediamento della Giunta Guarnieri una seduta breve e, se non del tutto tranquilla, certo priva di grosse impennate polemiche vista la natura sostanzialmente tecnico/formale di quasi tutti punti all’ordine del giorno, si è dovuto in parte ricredere. Finito a tarda notte, al di là delle abbastanza scontate e rituali critiche incrociate che non sono mancate in vari interventi da parte di esponenti di maggioranza e minoranza sui punti programmatici e sul “fatto o non fatto” dalla precedente amministrazione, il vero “casum belli” l’ha però innescato dai banchi del parlamentino ingauno, praticamente a inizio seduta, l’intervento dell’ex sindaco Antonello Tabbò (Pd). L’inattesa e fulminea “ipotesi accusatoria” è stata quella di un possibile vizio di ineleggibilità dello stesso neo sindaco Rosy Guarnieri, per via di un procedimento aperto a suo carico e che potrebbe configurarsi come “contenzioso” con il Comune stesso. Una sorta di cortocircuito, insomma, che creerebbe di fatto – se così fosse – una situazione di incompatibilità formale con la carica appena assunta.

Il sindaco Guarnieri nella replica ha respinto l’idea che possa sussistere il vizio di ineleggibilità; verbalizzato – secondo regolamento – l’intervento di Tabbò, ci sarà ora tempo una decina di giorni per i puntuali riscontri in positivo o negativo. Nessun “contenzioso”, insiste intanto fin da subito di rincalzo un po’ tutta la maggioranza valutando le sfumature legali nel caso sollevato. “Io la pratica non la conosco nei dettagli, però così a prima vista direi che il ‘fatto’ non avrà riscontri”, è l’opinione dell’avvocato e neo assessore Mauro Vannucci (Forza Albenga) che aggiunge: “aver sollevato questa eccezione di incompatibilità è comunque da interpretare ‘politicamente’ come un segno, anche se postumo, della molta debolezza che era già stata espressa specialmente nell’ultima fase del governo della precedente maggioranza, e dei molti errori di valutazione politica fatta dall’ex sindaco”. Attacco tutto “politico” e pretestuoso, replicano in buona sostanza dalla maggioranza, che in futuro si potrebbe “ritorcere” contro la minoranza stessa nel “gioco dei veleni”, per così dire. Di tutt’altro parere il coordinatore ingauno del Pd Renato Lucarelli, presente tra il pubblico al Consiglio, che vede nelle saette scoccate in aula solo la normale dialettica politica e l’espressione della volontà da parte della minoranza di svolgere la sua funzione di sorveglianza in modo “tosto” e intransigente.

“Non è assolutamente una questione ‘pretestuosa’” ha peraltro ribadito ancora a caldo al Corsara con nettezza Antonello Tabbò a fine seduta: “noi abbiamo preso atto che assolutamente nulla in aula c’è stato chiarito. Sono state fatte delle domande precise: ‘esiste o no un procedimento amministrativo relativo ai lavori di ristrutturazione di una sua abitazione a Bastia d’Albenga?’, ‘esiste o non esiste una sospensione dei lavori e se sì, esiste o no una richiesta di sanatoria?’, ‘È stata o non è stata accettata e – se sì o se no – è vero o non è vero che in quei locali in cui in teoria non è ancora stato dato il [via libera di] fine lavori ci abitano persone, ovvero lei stessa e suoi familiari e che le residenze sono lì?’ A queste domande deve rispondere o avrebbe dovuto. Prendiamo atto che [il sindaco Guarnieri] non ci ha risposto in Consiglio; verificheremo nei prossimi giorni, ma è chiaro che non potevamo a questo punto convalidare il sindaco. Semplicemente il nostro desiderio di chiarezza non è stato esaudito”.

Da parte della minoranza nessuna pregiudiziale sulla nuova Giunta, assicura comunque Antonello Tabbò: “Io non mi permetto di giudicare sui singoli, vedremo dai fatti. Il desiderio di chiarezza per noi è totale e mi auguro che anche le risposte siano totalmente chiare. Per questo avrei preferito che la partenza fosse stata appunto… più chiara”. “La città non deve avere timori; noi, lo ribadisco, lavoreremo sicuramente sempre a favore e a vantaggio di Albenga, però ovviamente non ci si può chiedere di fare un’opposizione con sconti; noi – conclude l’ex sindaco – non ne faremo: verificheremo tutte le cose con molta attenzione e chiederemo che tutto sia fatto alla luce del sole, come abbiamo fatto anche questa sera, chiedendo chiarezza sulle cose che non ci convincono e confidando che ci arrivino le risposte”.