Mareggiate in Liguria, incontro Balneari-Burlando: sarà richiesto stato di emergenza

Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, insieme agli assessori Angelo Berlangieri (Turismo), Renata Briano (Ambiente e Protezione Civile) e Renzo Guccinelli (Attività Produttive) – presente anche il consigliere regionale Matteo Rossi – ha partecipato oggi a Arenzano nella sala del Consiglio Comunale a una riunione sulla mareggiata del 4 e 5 maggio. All’incontro, nato da una richiesta del sindaco di Arenzano Luigi Gambino, hanno partecipato i rappresentanti di categoria dei balneari e gli amministratori locali dei comuni colpiti.

“Sarà attivata la procedura consueta per richiedere lo stato di emergenza – ha detto Burlando al termine – Il governo di solito ci dice di sì, poi di solito non ci arriva un soldo. Intanto stiamo per firmare il secondo decreto per l’utilizzo della sabbia del torrente Sansobbia che ci consentirà di riprendere i ripascimenti. L’ufficio Ambiente e quello della Protezione civile – ha continuato il presidente – si accorderanno sugli interventi urgenti da fare. Inoltre, se non ci saranno ostacoli giuridici e tecnici, affronteremo anche l’emergenza di tipo economico attraverso una leggina che consenta di usare i fondi per gli investimenti destinati alle aziende, non ancora esauriti, per rimborsare gli investimenti delle aziende balneari fino a 30 mila euro cadauna di cui 15mila a fondo perduto e 15mila a tasso agevolato.”

Burlando ha continuato: “Abbiamo fatto investimenti regionali diretti per 13 milioni di euro, ma 250 chilometri di coste sono difficili da gestire: la Regione deve fare sia interventi strutturali molto costosi, quali dighe sommerse e pennelli di protezione, che interventi di ripristino nei casi di emergenza”. Burlando si è anche detto d’accordo nell’andare verso canoni di concessione più lunghi che permetterebbero alle aziende del settore maggiori investimenti. Il presidente ha concluso incaricando gli assessori secondo le loro deleghe: Renzo Guccinelli seguirà le procedure della possibile legge per gli investimenti, Renata Briano seguirà il tavolo delle emergenze e Angelo Berlangieri incrementerà gli investimenti di comunicazione e promozione della costa ligure. Anche la vicepresidente Marylin Fusco, non presente, si occuperà degli aspetti legislativi e normativi relativi a edilizia e demanio del settore balneare.

Molti i partecipanti all’incontro con Burlando e gli assessori. Tra gli altri Riccardo Borgo, presidente nazionale del SIB (Sindacato Italiano Balneari) ha segnalato la difficoltà delle aziende del settore che, proprio all’inizio della stagione di lavoro, hanno avuto danni tra i 10 mila e i 100 mila euro e che da sole non possono far fronte all’emergenza. Il SIB ritiene necessarie soluzioni immediate per mettere a posto le spiagge entro il 30 maggio attraverso ripascimenti con la sabbia dei fiumi o con aspirazioni della sabbia portata via dalle spiagge dal maltempo e depositata sui fondali. Altre richieste del SIB: un tavolo per un progetto di difesa della costa e l’allungamento delle concessioni che permetterebbe investimenti. Nicola Caprioni, presidente di CNA Liguria, ha presentato il coordinatore G.B. Nulli del nuovo settore CNA Balneari che porterà un contributo collaborando con istituzioni e imprese sulle politiche di sviluppo del settore. Inoltre, l’intervento di Ferruccio Caldirola, segretario di Assobalneari Tigullio, che ha segnalato la situazione di Cavi di Lavagna dove strutture appena ripristinate sono state spazzate via. La sua richiesta: l’omogenizzazione delle norme urbanistiche che riguardano le imprese balneari con quelle demaniali, cioè una parziale revisione della legge regionale 16 del 2008. Richieste precise e circostanziate anche quelle di Angelo Basso, sindaco di sindaco di Diano Marina, terza località dopo Genova e Alassio per il numero di stabilimenti balneari: 44. La società partecipata del comune che rappresenta gestisce oltre mille ombrelloni: il sindaco propone un intervento progettuale per la difesa del litorale realizzato dai comuni. In cambio, ai concessionari toccherebbe realizzare i ripascimenti delle spiagge.