Morte di Edoardo Sanguineti: il cordoglio di Rifondazione

Edoardo Sanguineti rappresenta oltre cinquant’anni di poesia, di passione sociale e politica. Con lui se ne va il dinamismo dei versi che intendeva sempre rappresentare quella “ideologia” che era, per lui, l’anima del mondo e del momento passato, presente e futuro da vivere costantemente. Per Sanguineti “la poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina”, una vita che lui ha riempito di valori, di vicinanza alle ragioni dei più deboli, di quelli che lui, cocciutamente, continuava a definire come “proletari”, moderni soggetti di una propensione alla ribellione, al dinamismo dei diritti contro l’abitudine alle consuetudini del potere.

La sua anima poetica era tutt’una con quella dedizione al sociale che non lo ha mai visto allontanarsi dalle forze della sinistra che lo candidarono alle Primarie genovesi del 2007 in occasione dell’elezione del nuovo sindaco.

Rifondazione Comunista lo saluta con grandissima commozione e lo ricorda con queste sue bellissime parole, sintesi di una bella vita spesa per la cultura come fondamento per la costruzione di una società al di fuori del profitto e dei privilegi: “Viviamo in un mondo interconnesso, in cui anche i problemi piccoli dipendono da quelli filosofici, e quelli locali dal resto del mondo”.

* Segreteria regionale Liguria Rifondazione Comunista