A lezione d'arte in Pinacoteca: giovedì Vincenzo Foppa

Domani, giovedì 20 maggio, alle ore 17.00 presso la Sala Conferenze di Palazzo Gavotti, è in programma una Lezione d’Arte proposta dalla Pinacoteca Civica in collaborazione con la Coop. La Bitta. Durante la conferenza, curata da Francesca Franzone e Federica Furfaro, dal titolo “Vincenzo Foppa”, sarà analizzata l’importante presenza del maestro in Liguria e verranno esaminate le opere realizzate per la committenza locale.

La lezione si concluderà presso l’Oratorio di Nostra Signora di Castello offrendo l’opportunità di ammirare il monumentale polittico di Foppa recentemente riallestito dopo il lungo restauro. Ingresso gratuito.

VINCENZO FOPPA – Nato all’incirca nel 1427 a Brescia, Foppa guardò con particolare interesse ai migliori esponenti del Gotico Internazionale, da Gentile da Fabriano a Jacopo Bellini. Successivamente, a Padova, entrò in contatto con la cultura rinascimentale di Donatello. Stabilitosi a Pavia, il pittore fu per un certo tempo il maggiore e il più moderno tra quelli attivi alla corte degli Sforza di Milano. La decorazione ad affresco della cappella Portinari in Sant´Eustorgio è la sua opera in assoluto più rappresentativa. L´affermazione di Bramante, di Leonardo da Vinci, del Bramantino, a partire dagli anni ´80, ne diminuì il prestigio nel contesto milanese. Se gli interessi archeologici, le sperimentazioni prospettiche di Bramante riuscirono a stimolare il suo interesse, molte più perplessità suscitò in Foppa la sofisticata tecnica esecutiva di Leonardo. In Lombardia e in Liguria, tuttavia, in quegli anni il suo prestigio era ancora alto; il Comune di Brescia, nel 1489, lo incaricò di tenere lezioni pubbliche di pittura e architettura. Da allora il fulcro delle attività si spostò progressivamente verso la sua città natale, dove Foppa abitò negli ultimi anni di vita. Un periodo operoso, caratterizzato da una fedeltà assoluta a una visione delle cose concreta e solenne, da una mano saldissima e da un vigore espressivo di cui dà prova l´impressionante Stendardo di Orzinuovi, dipinto un anno prima della sua morte avvenuta nel 1516, a quasi novant’anni.

VINCENZO FOPPA A SAVONA – Il polittico per la cattedrale di Santa Maria Assunta è senz’altro l’opera maggiore eseguita dal pittore bresciano per la città. Non è però la sola rimasta: nella Pinacoteca Civica è esposto un altro polittico raffigurante la Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista, Gerolamo, Agostino e Nicola da Tolentino, su cui si legge la data 1 aprile 1489 e il nome del committente, Manfredo Fornari, un ricco mercante genovese la cui immagine è presente nel dipinto. L’uomo è ritratto di profilo in ginocchio davanti alla Madonna, diviso a metà da una delle colonnette tortili della cornice. Pur non recando la firma dell´artista, il polittico è attribuito concordemente dalla critica a Foppa che ha discusso, se mai, la presenza di aiuti nella realizzazione del lavoro e l’entità della parte da essi avuta. Il dipinto in origine si trovava nella Certosa di Santa Maria di Loreto, dove Fornari possedeva una cappella.

L’opera, esposta in Pinacoteca dal 1874, è stata restaurata nel 1995. Del tutto singolare, la cornice lignea che, non diversamente da quella del polittico Della Rovere, è concepita secondo forme classicheggianti, in particolare per il coronamento triangolare, a timpano, che conclude in alto la tavola.