Poesia: “Una finestra sul cuore” di Antonio Boscione

Venerdì 21 maggio, ad Alassio, alle ore 17.30, nell’Auditorium della Biblioteca Civica “R. Deaglio” si svolgerà la presentazione dell’antologia poetica “Una finestra sul cuore” di Antonio Boscione, edito dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio. “Alassio” dice l’Assessore alla Cultura e al Turismo, Monica Zioni “è una città particolarmente fortunata poiché gode di una ricchezza inusuale di scrittori in dialetto alassino di grande spessore culturale. Spesso il mio assessorato è stato un punto di riferimento per la pubblicazione di libri in cui il dialetto è stato utilizzato nella scrittura di poemi, racconti e pièce teatrali. L’ultima pubblicazione di Antonio Boscione rappresenta una sorta di “moto contrario”, ovvero una traduzione italiana di un’opera nata originariamente in Alassino. Il grande apprezzamento dell’opera da parte del pubblico e della critica è il motivo che ci ha spinto riproporla a distanza di due decenni dalla prima edizione. La versione italiana, alla quale Antonio Boscione ha messo mano con passione e spirito di abnegazione, rappresenta un’occasione importante di raffronto tra il dialetto e l’italiano. Sono certa che questa opera diventerà un classico per coloro che in futuro cercheranno punti di appoggio certi e pubblicazioni che attestino le diverse possibilità di traduzione delle due lingue.”

“Il libro” spiega Andrea Gallea nella prefazione del volume “riunisce l’opera omnia del poeta alassino: le sue prime quattro raccolte – “Morsciure stracuvai”, “Papèi da turta”, “Messe dite” e “Frammenti”-, già pubblicate, ma oggi pressoché introvabili, l’opera scritta per la Compagnia Dialettale Alassina “A pasciun e a morte du Segnù”, nella stesura dialettale e nella riscrittura italiana e infine due nuove raccolte inedite, una in italiano, “Andarmene” e l’altra in dialetto con traduzione a fronte, “Ma e restu chì”.

Proprio queste due ultime opere sembrano voler tracciare un bilancio della vita e della poesia di Antonio Boscione. Riaffiorano i temi a lui più cari quali l’amore per la sua terra, il mare e i monti della Liguria e si ritrovano figure di personaggi antichi e nuovi. Il verso rimane intimamente musicale, ma si fa più scabro, più intenso.” Ad introdurre il volume saranno il Prof. Andrea Gallea e il Prof. Franco Gallea.