Nino Messina torna in carcere per evasione dai domiciliari, non era in casa, ma al bar

di Mary Caridi – Era agli arresti domiciliari  ormai da mesi e fu  protagonista durante la campagna elettroale, per via di una lettera recapitata ad alcuni conoscenti e amici  elettori, invitandoli a far votare Rosy Guarnieri e l’amico Silvio Cangialosi.  Ad un controllo  di routine dei Carabinieri  che vigilano il rispetto degli arrestati in regime dei domiciliari, lui non c’era, era al bar.

La famiglia ha sempre protestato l’innocenza di Nino, che di recente aveva di tanto in tanto ottenuto dei permessi premio. Era provato dallla carcerazione casalinga e nell’imminneza della stagione estiva desiderava tornare al proprio lavoro, al Bar Galeone che gestiva insieme alla famiglia. Ci pensava di continuo al lavoro e aveva inoltrato da tempo la richiesta al Magistrato, tramite il suo avvocato. Come non comprendere, nonostante tutto,  la sua preoccupazione di campare la famiglia?

Recentemente, durante la  festa per la comunione di un famigliare era apparso stanco e ingrassato (in foto), ma pieno di speranza di poter fare la stagione estiva. Un momento di perdita di controllo, la voglia di libertà, il desiderio di prendersi un caffè come una persona normale lo ha riportato dietro le sbarre. Lì lo attende un processo ormai imminente.

foto di Mary Caridi