Liguria Agricoltura: al via semplificazione per contributi Piano Sviluppo Rurale (Psr)

La Regione Liguria ha avviato una nuova regolamentazione per l’ammissibilità ai contributi delle spese sostenute dalle imprese nell’ambito del programma regionale di Sviluppo Rurale (2007-2013), un documento fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura, della selvicoltura, dell’ambiente naturale e dell’economia e la qualità della vita nelle zone rurali.

Il piano finanziario del PSR ligure prevede la realizzazione di investimenti e altre attività, nel periodo 2007-2013, per un volume complessivo di investimenti pari a 441 milioni di euro. Il contributo pubblico totale ammonta a 276 milioni, di cui 106 a carico dell’Unione Europea, 120 del Governo nazionale e 50 della Regione Liguria.

Per semplificare le procedure burocratiche, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e l’assessore all’Agricoltura Giovanni Barbagallo hanno reso noto un provvedimento della giunta che, su proposta dello stesso assessore Barbagallo, introduce l’utilizzo di assegni circolari non trasferibili nelle operazioni di acquisto di immobili da parte delle aziende agricole liguri.

“Il provvedimento- è stato sottolineato da Burlando e Barbagallo- è da subito in vigore e sostituisce bonifici bancari e altre lungaggini burocratiche e notarili finora a carico degli interessati.

3 Commenti

  1. Ma come,dopo che nel 2009/2010 hanno chiuso tantissime piccole aziende agricole, ora si’ danno contributi??Ma allora piove sempre sul bagnato, e sempre nella stessa zona, complimenti, i soldi fanno soldi, vero??E per chi a’ investito, in attivita’ commerciali, artigiane??? Il nulla, ennesima vergogna, provate ad attingere ai contributi se siete capaci, solo alcuni prediletti ne potranno attingere, come sempre all’Italiana!!! Vergonatevi

  2. Si, Si speriamo pero’ che ulteriori contributi non vadano a favore della cooperativa di albenga che sta per fallire per le sbagliate politiche amministrative e commerciali. E’ da oggi l’avrete visto su tutti i giornali della messa in mobilita’ di 21 dipendenti naturalmente operai (categoria piu’ debole). Non certo il dirtettore amministrativo e nemmeno quello commerciale. Infatti due mesi fa’ sono stati “ordinati” due nuovi manager, un certo barbera gianfranco direttore amministrativo lautamente pagato (vedere pero’ le conseguenze delle sue iniziative manageriali in campo amministrativo dove ha portato la cooperativa) ma e’ sincero e fedele amico del presidente disibio; un certo antonio deandreis direttore commerciale, senza altra esperienza che addetto alle vendite nel negozio di verdure, fedele amico del presidente disibio le cui capacita’ manageriali hanno portato alla messa in cassa integrazione 21 dipendenti. Addio cooperativa. Saluti massa

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