Albenga, il complesso di San Domenico tra storia e futuro: convegno a Palazzo Peloso Cepolla

Presso Palazzo Peloso Cepolla in Piazza San Michele, oggi, venerdì 4 giugno, prima delle due giornate dedicate al convegno “San Domenico di Albenga” organizzato dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri con il patrocinio del Comune di Albenga. In esso si cercherà di mettere in luce i vari aspetti legati alla storia del convento domenicano che, costruito sul finire del XIII secolo, fu non soltanto un rilevante luogo di culto, ricco di opere d’arte, ma anche un importante centro culturale, fornito di una notevole biblioteca e sede della prima raccolta epigrafica cittadina, messa insieme da padre Gian Giacomo Salomonico, autentico pioniere della riscoperta delle antichità romane di Albenga. Senza poi dimenticare che le sale del convento furono spesso utilizzate per riunioni del consiglio comunale e degli ordini cittadini, ospitando per lunghi periodi anche l’archivio municipale.

Nel corso dei vari interventi in programma venerdì 4 e sabato 5 giugno, si parlerà non solo della storia del complesso domenicano, ma anche della sua architettura e delle pitture ancora oggi esistenti, delle forme della liturgia che vi si celebrava, della topografia dell’area circostante, delle epigrafi che vi aveva raccolto il padre Salomonico e dei libri che costituivano la sua biblioteca, per concludere con le vicende che portarono nel 1810 alla sua soppressione e le prospettive future di riutilizzo museale del complesso.

Dell’idea di recuperare l’antico complesso domenicano si parla infatti, com’è noto, periodicamente. Secondo quanto proposto da tempo dall’Istituto internazionale di Studi Liguri l’ex-convento dovrebbe essere recuperato per divenire un contenitore capace di ospitare le raccolte archeologiche (e non solo) sparse attualmente in varie sedi: una sorta di “museo dei musei” che, con criteri moderni, servisse anche da “introduzione” per la visita di quell’autentico museo a cielo aperto che è il centro storico di Albenga. Il progetto, ripresentato nel novembre scorso durante una prima giornata di studi sul convento, ha trovato la concorde approvazione da parte delle Soprintendenze, della Regione e del Comune e l’attuale amministrazione civica sembra voler fortemente sostenere questa suggestiva ipotesi.

Nella giornata di oggi, che avrà inizio alle ore 16.00, porteranno i loro saluti: Cosimo Costa, Presidente dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; Rosy Guarnieri, Sindaco di Albenga; mons. Mario Oliveri, Vescovo della Diocesi di Albenga – Imperia; Maurizio Galletti, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria; Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici della Liguria; Giorgio Rossini, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria; Bruno Ciliento, Soprintentende per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici; Francesca Imperiale, Soprintendente Archivistico per la Liguria; Angelo Berlangieri, Assessore al Turismo e Cultura della Regione Liguria; Livio Bracco, Assessore alla Cultura della Provincia di Savona; Sergio Savoré, Consigliere Comunale con delega a San Domenico.

Al termine dei saluti, prenderanno il via gli interventi, con Giorgio Rossini, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, con una relazione dal titolo “Tracce per uno studio della storia dell’architettura domenicana in Liguria”, e p. Costantino Gilardi o.p., Archivista della Provincia di San Domenico in Italia, con la relazione “Liturgia, vita comune e spazi architettonici”.

I lavori riprenderanno nella mattinata di domani, sabato 5 giugno; a partire dalle ore 9.30, con Tiziano Mannoni a presiedere, sarà la volta degli interventi di: Josepha Costa Restagno, Istituto Internazionale di Studi Liguri, “Il convento e la topografia cittadina: insediamento e strutture”; Valeria Polonio, Università di Genova, “Domenicani nel medioevo ingauno: prediche di ampio respiro”; Giorgio Barbaria, Istituto Internazionale di Studi Liguri, “La chiesa domenicana e i documenti post-tridentini”; Massimo Bartoletti, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantrpologici della Liguria, “L’arredo pittorico: una prima ricognizione”; Bruno Schivo, Istituto Internazionale di Studi Liguri, “Tra le iscrizioni ingaune: il padre Salomonio e il recupero delle antichità ingaune”; Patrizia Valdiserra, Istituto Internazionale di Studi Liguri, Comune di Albenga, “I libri del San Domenico: dalla soppressione di un Ordine alla dispersione di un fondo”.

Nel pomeriggio, con Valeria Polonio a presiedere, interverranno: Riccardo Musso, Istituto Internazionale di Studi Liguri, Comune di Albenga, “La soppressione napoleonica e le successive trasformazioni dell’edificio”; Maria Celeste Paoli Maineri, Istituto Internazionale di Studi Liguri, “Dalla ricerca storico-archeologica al Museo. Nino Lamboglia: Albenga e i suoi musei”; Tiziano Mannoni, Istituto Internazionale di Studi Liguri, ISCUM, “Proposte sul futuro del monumento”. Seguirà una discussione, che concluderà la due giorni dedicata al complesso di San Domenico.