Imprenditoria in Liguria: richieste semplificazioni per accedere ai finanziamenti

Gino Garibaldi (Pdl) ha illustrato ieri in consiglio regionale un’interrogazione per chiedere alla Giunta di mettere in campo misure per semplificare le procedure di accesso ai finanziamenti pubblici a sostegno dello sviluppo delle imprese. «Bisogna capire perché – ha detto Garibaldi – tante aziende liguri che avevano chiesto un contributo finanziario alla Regione tramite Filse, poi, per eccesso di burocrazia, non sono riuscite a realizzare gli interventi programmati. L’accesso ai bandi, in ragione di norme europee e nazionali, è complesso e la quasi totalità delle domande di agevolazione inviate alla Filse necessita di ripetute integrazioni documentali e informazioni supplementari richieste a mezzo raccomandata».

«Si tratta di un problema reale – ha risposto l’assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli – e particolarmente sentito. Le statistiche dicono che il 73% delle domande presentate ha avuto un esito positivo, il 23% ha avuto esito negativo. Il 13,4% delle aziende le cui domande hanno ottenuto un assenso non è andato avanti nell’investimento. Il problema dell’eccessiva burocrazia esiste, ma bisogna anche dire che spesso le domande vengono presentate in maniera superficiale».

Guccinelli ha annunciato che entro il 30 giugno la Regione completerà l’esame dei quattro bandi Por e che farà un ulteriore sforzo aggiungendo le risorse per coprire tutte le domande ammesse. «Lo stress di Filse è dovuto al carico di bandi approvati. Il 1 giugno è stato convocato un tavolo congiunto Regione, Filse e mondo delle associazioni di imprenditori per definire le novità da introdurre anche in base a nuovi vincoli europei, per introdurre strumenti informatici per presentare le domande e per aumentare le possibilità di autocertificazione da parte delle aziende». Garibaldi ha ribadito: «Non era un attacco a Filse, ma bisogna ridefinire l’organizzazione facendo attenzione a non creare ulteriori passaggi o duplicare uffici in nome della sburocratizzazione».