Francesca Doro presenta le sue cornici

di Claudio Almanzi – Non è una artista tradizionale, ma le sue cornici, pezzi unici e variopinti, si avvicinano in un certo senso all’opera d’arte. La giovane creativa albenganese che assembla oggetti diversi per utilizzarli come abbellimento alle sue cornici è Francesca Doro e le sue creazioni sono anche visibili sul suo sito www.francescadoro.altervista.org.

Per chi volesse invece vederla dal vivo all’opera è possibile incontrarla a Cisano domani (a partire dalle ore 9) nell’ambito della manifestazione “Aspettando fiordimiss”, organizzata dal Comune di Cisano sul Neva, dai Vivai Montina e dalla Bottega dell’Arte. Francesca sarà presente con le sue installazioni ad “Arte, moda e bellezza tra borghi e natura a Cisano sul Neva”. La Doro dimostra, in queste sue produzioni, un notevole estro, freschezza e spontaneità artistica, un certo amore per l’arte povera e per tutte quelle forme estetiche che, in questi anni, si sono andate sempre più sviluppando, nell’ambito dell’arte ecologica legata al riciclo degli oggetti di uso comune che invece di essere buttati via e divenire immondizia possono tornare a nuova vita.

Francesca spacca lo spazio, sovverte i canoni tradizionali, trasforma la stessa cornice in opera d’arte, introducendo a ruolo di protagonisti oggetti di uso comune, o quotidiano, assemblandoli a gemme, tappi, bottoni, sugheri, zaffiri sintetici, duraliti, legno e materiali vari ottenendo in certi casi un effetto davvero spiazzante, ma molto gradevole: “Capisco che sia difficile definirla artista- dice Augusto Andreini, noto esperto e collezionista d’arte- ma è indubbio che il suo lavoro è da ricondursi al movimento, ormai vasto e consolidato, che gravita nell’ambito della Ricicl-Art; la Doro introduce un gusto surrealista al clima atemporale delle cornici -oggetto che realizza. Per chi non avesse mai avuto l’occasione di vedere opere legate al riciclo, o per chi non le ha mai guardate come fossero davvero oggetti d’arte, il mio invito è invece di liberarsi da questi vincoli e di ammirare le sue creazioni. Vorrei anche segnalare in quest’ambito i lavori egregi di Remo Pasquale e Francesco Fondacaro”.