Liguria: approvato riparto aziende sanitarie; fondo diminuito del 2,3 %

La Regione ha varato il riparto del fondo sanitario nazionale tra le aziende sanitarie, ospedaliere e gli Ircss – Ist e Gaslini del sistema ligure. Un provvedimento che stabilisce per ogni azienda l’entità delle risorse del fondo sanitario 2010 assegnato dal Governo che ammonta a 3 miliardi e 147 milioni.

Lo ha reso noto l’assessore regionale alla salute Claudio Montaldo dopo l’approvazione della delibera da parte della Giunta regionale. Rispetto all’anno precedente la quota di finanziamento è diminuita del 2,03%. Lo stanziamento passa pertanto da 3 miliardi e 212 milioni del 2009 a 3 miliardi e 147 milioni del 2010 con una diminuzione di 65 milioni “Alle aziende ospedaliere e agli Enti equiparati vengono riconosciuti un livello di costi inferiore rispetto a quello del 2009 di un valore percentuale compreso tra – 2,2% e 2,8%. Ad eccezione della ASL 1 e della ASL 5 alle quali è stato riconosciuto un decremento di costi più contenuto pari a -1,2% per la ASL 1 e a – 1,8% per la ASL 5. Così come l’ospedale San Martino di Genova a cui abbiamo riconosciuto una riduzione dei costi di solo lo 0,7% in quanto struttura di riferimento regionale”.

Alla ASL 1 Imperiese sono stati assegnati 327 milioni di euro pari a – 1,22% rispetto al 2009, alla ASL 2 Savonese 529 milioni, pari a meno 2,67%, alla ASL 3 Genovese 903 milioni pari a meno 2,24%, 226 milioni alla ASL 4 Chiavarese, 361 milioni alla ASL 5 Spezzina. All’ospedale San Martino di Genova vengono assegnati 434 milioni, 156 milioni all’ospedale Galliera, 24,3 milioni all’ospedale Evangelico, 140 milioni all’Istituto Gaslini di Genova e 47 milioni all’Ist. “Per la prima volta – ha spiegato l’assessore regionale alla salute, Montaldo – il 90% dei fondi è stato ripartito con criteri innovativi individuati sulla base dei settori di intervento: il 5% delle risorse del fondo sono state destinate all’area della prevenzione, il 45% all’area ospedaliera, il 25% all’area territoriale e il 25% all’area dell’emergenza ed è stato inoltre istituito un fondo di equilibrio per compensare alcune situazioni storiche di maggiore sofferenza tra le ASL , come la ASL 1 che storicamente percepisce una quota capitaria più bassa rispetto alle altre aziende, per favorire il passaggio tra la spesa storica e il costo standard che introduce il principio di responsabilità e del controllo di gestione”.