Liguria sanità: Giunta approva piano di riqualificazione servizio sanitario

È stato approvato oggi dalla Giunta regionale ligure su proposta dell’assessore alla salute Claudio Montaldo il piano di riqualificazione del servizio sanitario ligure, che prosegue il ridisegno della la rete ospedaliera ligure. Al centro del provvedimento l’esigenza di migliorare il rapporto qualità –costi della sanità ligure, così come viene richiesto dal patto per la salute e dalle evidenze cliniche e scientifiche.

“Il Patto per la Salute ci impone – dichiara Montaldo – di avere 3,46 posti letto ogni 1000 abitanti e 0,74 posti per la riabilitazione. Intendiamo mantenere questi impegni, ed è per questo che presentiamo questo piano, scritto però alla luce di una serie di principi di appropriatezza che sono quelli che ci stanno più a cuore, al fianco delle ragioni finanziarie”. Il provvedimento si articola in più parti, ed ha come riferimento il Piano Sanitario Regionale approvato alla fine del 2009.

Viene affrontata la razionalizzazione dei punti nascita, incentrata sulla volontà della Regione di avere sempre di più punti nascita di secondo livello, cioè capaci di procedere a circa 1000 parti all’anno, con tutte i vantaggi in termini di sicurezza per partoriente e nascituro. Seguendo questa logica, si procederà alla progressiva concentrazione in un’unica struttura (che diventerà di secondo livello) delle due esistenti nella ASL 1. Nella ASL 3 Genovese esistono sei strutture ostetrico-ginecologiche di cui due, Evangelico e San Carlo di Voltri, con un numero di parti al di sotto dell’obiettivo standard stabilito dall’organizzazione mondiale di sanità di 500. Pertanto il piano ritiene necessario procedere all’accorpamento delle due strutture. Sulla base della stessa logica si procederà al trasferimento presso l’Ospedale di La Spezia del punto nascite attualmente presente a Sarzana.

Nel piano viene quindi affrontato l’importante tema del recupero delle “fughe” fuori regione nel settore dell’ortopedia. A questo proposito il documento prevede una serie di azioni per creare in Liguria 4 poli ortopedici elettivi: a Bordighera, nel Ponente Ligure ad Albenga, a Rapallo/Recco e a Sarzana.

Per contrastare le fughe di diagnostica e specialistica dalla provincia di La Spezia alla Toscana si darà vita ad un apposito progetto per agire sulla domanda e sull’organizzazione dell’offerta ricercando anche una intesa con la Regione Toscana.

Il documento inoltre interviene sull’organizzazione delle attività chirurgiche, la creazione di reparti di medicina d’urgenza per dare sbocchi ai Pronti Soccorso, cure intermedie e riabilitazione per ridurre l’inappropriatezza della degenza ospedaliera.

Per gli aspetti neurologici è prevista la creazione di un centro ictus per asl. Per quanto riguarda l’area metropolitanta della Asl 3 il piano ne prevede 2 , a Villa Scassi e a San Martino.

Sempre a San Martino si unificheranno anche le due strutture di UTIC (L’unità di terapia intensiva cardiologica) dell’Università e dell’ospedale e le due strutture di Emodinamica delle Cardiologie dell’Università e dell’Ospedale.

“Con questo provvedimento – conclude Montaldo – si introducono scelte che rappresentano opzioni adeguate alle migliori cure possibili. In questo quadro si propone la trasformazione di altri due piccoli ospedali dell’area genovese, Recco ed Evangelico che cessano l’attività per acuti. Il primo destinato a servizi di riabilitazione e territoriali, il secondo a mantenere servizi di diagnostica e specialistica per gli abitanti del centro di Genova. Inoltre si propone di trasferire le attività per acuti dell’Evangelico all’Ospedale di Voltri per assumerne la completa gestione”.