Commercio fiori recisi: rinnovato contratto nazionale per i 4000 lavoratori del settore

Conclusione positiva per il rinnovo del contratto nazionale sottoscritto a Roma tra le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Flai Cgil e Uiltucs Uil e l’Ancef per i dipendenti da aziende esercenti la lavorazione, il commercio, il trasporto, l’esportazione e l’importazione all’ingrosso di fiori freschi recisi, verde e piante ornamentali, settore che nel nostro Paese interessa circa 4.000 lavoratori.

Apprezzamento per il risultato contrattuale è stato dal segretario nazionale della Fisascat Vincenzo Dell’Orefice che ha commentato la chiusura del negoziato “avvenuto nel rispetto di quanto previsto dal nuovo modello contrattuale” sottolineando in particolare “il rilancio della contrattazione aziendale di 2° livello”. Anche Marco Sismondini, segretario generale della Fisascat di Sanremo che ha seguito la trattativa, ha espresso soddisfazione per il rinnovo del contratto nazionale “anche perché si tratta – ha dichiarato – di un settore storico e tradizionale del ponente ligure che speriamo possa contribuire ancora nei prossimi anni all’economia del territorio”.

Nel merito l’accordo recepisce i contenuti del nuovo modello contrattuale, prevedendo la durata triennale dell’intesa con decorrenza dal 1° gennaio 2010, stabilendo un secondo livello di contrattazione, anch’esso di durata triennale, per le materie concordate dalle parti e definendo le nuove procedure per i prossimi rinnovi contrattuali che potranno decorrere sei mesi prima della scadenza del contratto che conserverà la sua efficacia fino al rinnovo successivo. Inoltre sono previste nel testo nuove norme sul sistema di relazioni sindacali, che sarà rafforzato anche attraverso gli enti bilaterali istituiti dal contratto o da altri accordi locali, sulle pari opportunità e sul mercato del lavoro, considerata l’alta stagionalità del settore, la possibilità di assunzione di personale a tempo determinato nella misura massima del 20% della media annua del personale occupato con l’introduzione del diritto di precedenza in caso di assunzione presso la stessa azienda. Tra gli altri punti qualificanti dell’intesa una nuova normativa sull’apprendistato professionalizzante attraverso un percorso di formazione professionale finalizzato all’assunzione dei giovani dai 18 ai 29 anni da svolgere anche in diversi periodi dell’anno, sul lavoro a tempo parziale, somministrato e di inserimento, sull’organizzazione del lavoro e sulla parte economica, un aumento salariale di 115 euro riparametrato al IV Livello. Infine sul welfare contrattuale prevista nell’intesa la normativa per l’adesione al fondo per la previdenza complementare Fon.Te. e l’avvio del confronto per l’istituzione dell’assistenza sanitaria integrativa.